NEW del 21 aprile 2006

 
     

Voli CIA : ex ambasciatore parla di informazioni estorte con torture
di Gabriella Mira Marq

Un ex ambasciatore britannico ha detto che la CIA e l'MI6 usano testimonianze ottenute sotto tortura. Durante l'audizione presso il Comitato temporaneo del parlamento europeo che indaga su voli e prigioni CIA Craig Murray ha dichiarato che USA e Gran Bretagna hanno preso una decisione politica sul fatto che le intelligence useranno testimonianze ottenute sotto tortura in paesi terzi.

"Lo dico con rammarico e con certezza", ha detto Murray, ex ambasciatore britannico in Uzbekistan dal 2002 a 2004. Il diplomatico aveva avuto gia' problemi per queste sue dichiarazioni e per il fatto di aer messo in rete le prove di quanto affermato. Ai parlamentari UE egli h detto ieri di aver avuto serie prove che i servizi segreti uzbechi torturano spesso i detenuti ed ha detto che la CIA ed il servizio di intelligence britannico MI6 non hanno partecipato a tali interrogatori ma hanno condiviso le informazioni ottenute.

Il diplomatico ha parlato di prove su torture atroci come "persone bollite a morte, foto di lesioni serie, mutilazioni dei genitali, violenza su individui davanti ai loro parenti... finche' non firmavano una confessione".

Ha detto che quando ha provato a condividere la sua preoccupazione con il Foreign Office trasmettendo parecchie lettere e fax, Jack Straw aveva discusso con il capo dell'MI6 ed aveva raggiunto la conclusione che occorreva continuare a ricevere il materiale di intelligence ottenuto dalle confessioni sotto tortura, in quanto cio' non sarebbe contrario alle Convenzioni dell'ONU contro la tortura poiche' il governo britanico non ha direttamente perpetrato le sevizie.

"In questo modo, la posizione convenzionale britannica puo' essere mantenuta quando dicono che 'non perdoniamo, non usiamo o non istighiamo la tortura" , ha detto Murray, che ha continuato a protestare, il che lo ha indotto a lasciare l'amministrazione civile. Murray ha commentato che questi eventi hanno lasciato "una mancanza di credibilita' del materiale di intelligence ottenuto, progettato per dare la falsa immagine che l'opposizione dell'Uzbekistan sia collegata ad Al Qaeda".

Richiesto di notizie sull'esistenza presunta dei centri di detenzione in Bulgaria o in Romania, Murray ha detto di non essere mai venuto a conoscenza di prove sulla loro esistenza, ma ha detto di essere informato dell'uso della tortura in altri Paesi terzi come la Siria, l'Algeria, l'Egitto ed il Marocco.

I membri del comitato hanno anche sentito il coordinatore UE antiterrorismo Gijs de Vries, il giornalista spagnolo del Diario Mallorca Matías Vallés (in Spagna e' stata aperta un'inchiesta giudiziaria sui voli CIA a Maiorca) ed il peacekeeper dell'ONU Edward Horgan.

Non sono stati resi noti molti particolari della testiminianza di questi testi, ma de Vries avrebbe sottolineato la mancanza di prove concrete per sostenere le accuse di voli segreti della CIA e di trasferimenti dei prigionieri fuori dei Paesi dell'UE e sarebbe stato criticato da membri del comitato per il suo scetticismo, stanti i voli registrati sui libri dei vari aeroporti europei, che mostrano centinaia di spostamenti di aerei di copertura, e le conclusioni parziali cui e' giunto il Consiglio d'Europa, che sta conducendo una inchiesta parallela.

Sia il segretario generale del Consiglio d'Europa Terry Davis, sia il parlamentare del Consiglio Dick Marty, primo incaricato dell'inchiesta sulla vicenda dall'organizzazione per i diritti umani paneuropea, hanno detto di aver trovato prove del fenomeno, che avrebbe interessato piu' di 100 detenuti in Europa.

Marty ha parlato di possibile coinvolgimento delle autorita' nazionali ad uno o piu' livelli", mentre Davis sta completando il giro di ricognizione dei vari governi che ha gia' dato informazioni preoccupanti. Prove sarebbero emerse dai registri aerei britannici, da documenti rumeni e da un'inchiesta del Chicago Tribune sui nomi e le coperture degli agenti della CIA.

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