NEW del 07 giugno 2006

 
     

Voli CIA : rapporto Marty , Italia coinvolta
di G. M. Marq

Anche l'Italia e' stata coinvolta nella vicenda dei voli CIA. Lo ha dichiarato oggi Dick Marty, il parlamentare dell'Assemblea del Consiglio d'Europa relatore sulla vicenda.

Egli, a conclusione dell'inchiesta condotta sulle accuse di voli e prigioni della CIA in Europa, ha elencato sette Stati membri del Consiglio che potrebbero essere giudicati responsabili, a diverso livello, delle violazioni dei diritti dell'uomo, essendo collusi con la pratica delle extraordinary rendition, consegne straordinarie (illegali). Marty ha detto che le "autorità di parecchi paesi europei hanno partecipato attivamente con la CIA a queste attività illegali. Altri paesi le hanno ignorate deliberatamente, o non hanno voluto sapere".

I sette Stati molto coinvolti - attivamente e passivamente - nella detenzione o nel trasferimento delle persone sconosciute, sono, oltre all'Italia, Svezia, Bosnia - Herzegovina, Regno Unito, ex Repubblica jugoslava, Germania e Turchia. Marty ha detto che fra le prove usate c'e' il controllo delle autorita' nazionali ed internazionali sul traffico areo, così come fonti all'interno dei servizi di intelligence, inclusi quelli degli Stati Uniti.

In un memorandum esplicativo alle 67 pagine del suo rapporto, reso pubblico a Parigi in una seduta del comitato delle questioni giuridiche dell'Assemblea, Marty ha detto che ci sono fatti confermati che rafforzano l'ipotesi che i punti di atterraggio in Romania ed in Polonia fossero punti di scarico dei detenuti vicino ai centri segreti di detenzione. L'ex magistrato svizzero ha detto che "anche se la prova, nel significato classico del termine, non e' finora disponibile, un certo numero di elementi coerenti e convergenti indicano che tali centri segreti di detenzione effettivamente sono esistiti in Europa". E tali elementi hanno permesso di effettuare ulteriori ricerche.

Nel suo rapporto, Marty si e' chiesto se i diritti umani siano solo un'opzione, ed ha spiegato che dall'11 settembre 2001 la lotta al terrorismo ha indotto gli Stati a cedere sempre di piu' su questo punto. Prima di parlare delle prigioni CIA in Europa ha fatto l'esempio di Guantanamo. Dato che tali vicende vedono accusati gli Stati Uniti, Marty ha tenuto a sottolineare che egli e' stato guidato nel suo lavoro dalla volonta' di stabilire la verita' e di riaffermare i principi del Consiglio d'Europa (cioe' la difesa dei diritti dell'uomo) ed ha evidenziato che le critiche di antiamericanismo sono infondate.

Egli ha rilevato infatti che anche molte organizzazioni per i diritti civili degli Stati Uniti e giornalisti americani hanno criticato ampiamente i metodi usati dall'amministrazione di Washington per la lotta al terrorismo e che la stessa Corte Suprema USA, nella sua sentenza del giugno 2004 riguardante tali questioni, ha dichiarato che "in questo caso c'e' in gioco niente di meno che l'essenza di una societa' libera. (…) E se questa nazione vuol restare allineata agli ideali simbolizzati dalla sua bandiera, non deve usare gli strumenti dei tiranni neppure per resistere ad un assalto dalle forze della tirannia".

Sul caso italiano, gia' in passato Dick Marty aveva avuto occasione di definirlo "esemplare", dicendo che esso e' una "eccezione luminosa" nel muro di gomma generale sulla questione. Il riferimento era all'inchiesta condotta dal pool antiterrorismo della procura di Milano guidato da Armando Spataro sul rapimento dell'imam egiziano Abu Omar. Basandosi sulle intercettazioni di 17 cellulari nella zona del sequestro, avvenuto Milano nel 2003, e trovando diversi riscontri in alberghi usati come base dai 22 agenti CIA coinvolti nel rapimento, la procura italiana ha concluso che Abu Omar era poi stato trasferito - passando per la base USA di Aviano e la base di Ramstein, in Germania - in Egitto, dove sarebbe stato torturato.

Negli alberghi gli inquirenti hanno rinvenuto copie di documenti d'identita' degli Americani e dei documenti trasmessi dalla sede della CIA in Virginia al suo responsabile di Milano, un certo Robert Lady, sparito dal 2004. Perquisendo le stanze, sono state scoperte anche foto di Abu Omar e la prenotazione di un biglietto aereo per un volo da Zurigo al Cairo nel giorno stesso del rapimento. La procura ha emesso 22 mandati d'arresto contro gli agenti della CIA, mandati che sono pero' stati osteggiati dal ministro Roberto Castelli (il quale ha tacciato il pm italiano di essere militante a sinistra e probabilmente mosso da antiamericanismo). Di recente un'inchiesta giornalistica ha ipotizzato la partecipazione di agenti italiani al rapimento.

Intanto sulla vicenda dei voli e delle prigioni CIA indaga anche un comitto temporano guidato dal portoghese del PPE Coelho e il cui relatore, Claudio Fava (Italia, PSE), ha gia' mostrato in un rapporto parziale alcune conclusioni concordi con quelle del rapporto Marty, che a sua volta sara' dibattuto dall'Assemblea plenaria del Consiglio d'Europa - che riunisce 630 parliamentari dei 46 Stati membri - a Strasburgo il 27 giugno 2006.

Con tono fermo, ma in realta' mostrando difficolta' con risposte contraddittorie, gli Stati Uniti hanno in diverse occasioni negato le extraordinary rendition, le hanno ammesse parzialmente o hanno parlato di etica da adattare ai tempi.

Tutto sui voli e le prigioni CIA in Europa

Speciale terrorismo

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Voli e prigioni CIA: l'opinione di Dick Marty

Voli e prigioni CIA: l'audizione all'europarlamento del PM Spataro

Abu Omar : CIA avverti' i suoi uomini di stare fuori dall'Italia

Abu Omar: i conti degli agenti CIA in hotel di lusso in Italia

CIA: agenti, voli e torture. Ma attenzione, non è un film

Abu Omar : Castelli definisce Spataro militante ; proteste

Caso Abu Omar: contro il terrorismo due sistemi a confronto

Vicenda CIA e immagine degli Italiani all'estero

Torture : deputato USA chiede documenti al governo Bush