NEW del 31 dicembre
2006
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Azione
contro la pena di morte in Tennessee Claudio Giusti ha gia' invitato i nostri lettori ad una azione contro la pena di morte in Tennessee. Ora ci invia queste note per comprendere meglio la situazione. Attenzione: i sette disgraziati che il Tennessee si appresta ad ammazzare, non sono eroi, martiri o santi. Sono sette sciagurati che hanno commesso crimini atroci e che sarebbero in galera in qualsiasi altro paese, ma lo sarebbero anche negli Usa, se avessero avuto una difesa efficiente. Il loro vero crimine è stato quello di non essere ricchi. In America non ci sono relazioni logiche fra il crimine che commettete e la pena che andate a scontare. A parità di delitto c'è chi se la cava con uno schiaffetto sulla mano e che finisce sul patibolo. Questo accade perché pena capitale significa che chi non ha il capitale si becca la pena. Edward Harbison
22 febbraio Faccio notare che, contrariamente a quanto dicono gli stolidi apologeti del sistema giudiziario americano, dei sette disgraziati non si sa quasi nulla, con la parziale esclusione di Payne che è stato l'involontario protagonista dell'infausta sentenza Payne vs Tennessee, in cui la Corte Suprema, ribaltando Booth, decideva (1991) che i parenti della vittima di un omicidio possono testimoniare il loro dolore nella fase del sentencing. E' universalmente riconosciuta come una grave distorsione della giustizia. Auguri *membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio ___________ NB:
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USA : omicidi ed esecuzioni da Furman a Tucker, 1973 - 1998 Sacrifici umani: tenuti in vita per farli morire |