NEW del 05 ottobre
2005
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Sacrifici
umani : tenuti in vita per farli morire SACRIFICI
UMANI Se un condannato a morte si uccide o muore di malattia i giornali del posto si riempiono di articoli sdegnati in cui ci si rammarica del fatto che costui abbia "beffato il boia". Non si viene quindi condannati a morte, ma al sacrificio. La società dev'essere rassicurata dall'uccisione rituale del reo. I cantori della pena capitale devono avere la possibilità di disquisire sul "pagare il prezzo della colpa", sulla retribuzione, ecc. RITUALIZZAZIONE Come dicevo la ritualità è in gran parte un mero accidente tecnico: si rifanno esattamente i gesti previsti per evitare che accadano incresciosi incidenti, ma il risultato è che si celebra il rito del sacrificio umano. James Hubbard
Alabama - Esecuzione 5 agosto 2004 Rodolfo
Hernandez Texas - Esecuzione 30 aprile 2002 David Martin
Long Texas - Esecuzione 8 dicembre 1999 Robert Brecheen
Oklahoma - Esecuzione 11 agosto 1995 Da allora, per molto tempo, i condannati sono stati messi in regime di sorveglianza, due mesi prima dell'esecuzione: venivano controllati ogni mezz'ora. *Comitato 3 luglio 1849 ___________ NB:
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