NEW del 11 novembre 2006

 
     

Lotta alla pena di morte : le ragioni pratiche
di Claudio Giusti*

La lotta alla pena di morte è una lotta morale ed etica. Una lotta per i diritti umani e per la giustizia.

La lotta alla pena capitale, come quella alla tortura e alla schiavitù, NON ha bisogno di giustificazioni. Non siamo certamente noi abolizionisti a dover spiegare il nostro rispetto per la dignità umana. E' però conveniente fornire delle buone ragioni pratiche per l'abolizionismo.

Gli Stati Uniti sono il nostro campo di battaglia. Per ragioni incomprensibili quel sistema giudiziario ci viene continuamente proposto come esempio da seguire (lo stesso accade per quel sistema politico ed economico). E' quindi indispensabile sapere quanto razzista, classista e arbitraria sia quella che gli americani chiamano giustizia.

La pena di morte (presente in 40 giurisdizioni su 53) è una lente di ingrandimento delle atrocità americane e di questo parlerò a Bologna. Gli americani danno tre giustificazioni per i loro rituali sacrifici umani: il costo, la deterrenza e i diritti delle vittime. Sembra che la società non debba spendere soldi per mantenere degli assassini.

Senza entrare nel merito del valore di una vita umana, faccio notare che ogni esecuzione costa 10-20 milioni di dollari e che, se ai 2.350.000 galeotti americani si aggiungessero i 1.000 disgraziati uccisi, il costo totale del sistema concentrazionario americano non cambierebbe.

La pena di morte non è un deterrente, anzi! Per constatarlo basta confrontare quello che è accaduto negli ultimo 30 anni in Canada e negli USA. A sentire i forcaioli le vittime devono essere vendicate con la morte del loro presunto assassino.

Negli Usa solo una parte molto piccola dei colpevoli viene condannata a morte e un numero ancora minore viene ucciso. Le vittime da vendicare sono scelte con oculata ferocia.

Nonostante che i neri siano il 50% delle vittime degli omicidi, l'80% dei "giustiziati" aveva ucciso un bianco. 214 sono i neri uccisi per l'assassinio di un bianco, mentre sono 14 i bianchi uccisi per l'omicidio di un nero. Mai nessuno, mai, dal Texas.

*esperto di diritti umani e membro del Comitato scientifico dell'Osservatorio

Speciale diritti umani

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