NEW del 24 agosto 2006

 
     

USA : se non puoi screditare la sentenza scredita il giudice
di Giulia Alliani

Ieri e oggi alcuni articoli del New York Times raccontano come si stia cercando di delegittimare la scomoda decisione del giudice federale Anna Diggs Taylor, di Detroit, che ha ritenuto incostituzionale il programma di intercettazioni, eseguite senza controllo del giudice, messo in atto dall'amministrazione Bush.

Non si va piu' nel merito della faccenda, ma si comincia a dire:
1) che Anna Diggs Taylor era stata nominata dal presidente Carter, e quindi e' una 'liberal' che va guardata con sospetto, come anche le sue sentenze.
2) che avrebbe dovuto astenersi perche' si trova in una situazione di possibile conflitto di interessi, essendo segretaria e trustee di un'organizzazione di Detroit, la Community Foundation for Southeastern Michigan, un charity che ha destinato contributi in denaro a varie associazioni, fra cui anche una sezione dell'ACLU (American Civil Liberties Union) che figura proprio fra i promotori del caso contro le intercettazioni (ACLU vs. NSA).

Il contributo di $125,000 era stato versato in piu' anni, ed era servito a promuovere un programma di istruzione su vari argomenti (una volta sul Bill of Rights, un'altra contro il "racial profiling") nessuno dei quali aveva a che vedere con il caso delle intercettazioni, e poi per pagare un avvocato che aveva svolto un lavoro sui diritti degli omosessuali.

Il NYT riporta i pareri di alcuni docenti universitari di legge, ma quasi nessuno pensa che Anna Taylor avrebbe dovuto arrivare al punto di astenersi. A parere di molti sarebbe stato invece piu' prudente da parte sua dichiarare pubblicamente il suo ruolo nell'associazione prima dell'inizio del processo, in modo da evitare successive critiche e recriminazioni sulla sua capacita' di rendere giustizia in modo imparziale.

Tuttavia in un editoriale intitolato "A Matter of Appearances" il quotidiano americano scrive che puo' risultare "inquietante" il ruolo del giudice Taylor in una fondazione che assegna contributi anche ad associazioni che regolarmente si costituiscono nei tribunali. Ed e' ancora piu' grave, secondo il NYT, il fatto che questo comportamento sia molto diffuso fra i componenti dell'ordine giudiziario.

La lezione piu' importante che ne deriva consisterebbe nella opportunita' di riesaminare con saggezza il tipo di attivita' esterne che si possono ritenere appropriate per i giudici federali che esercitano le funzioni di giudice in tribunale.

Un precedente simile - che aveva messo in crisi il sistema giudiziario del Texas - si era avuto nel caso dei magistrati che dovevano trattare il procedimento relativo alle accuse di corruzione al leader dei Repubblicani Tom DeLay.

Speciale giustizia

Glossario dei termini giuridici americani

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