NEW del 22 settembre 2005

 
     

Giustizia : divieto appello PM per assoluzioni : critiche dall'ANM
di red

L'ANM ha espresso ieri la sua preoccupazione per il disegno di legge sulla inappellabilita' delle sentenze di assoluzione approvato alla Camera ed inviato al Senato, ritenendo inaccettabile il testo presentato dall'on. avv. Gaetano Pecorella, che modifica diversi aspetti delle impugnazioni penali.

L'associazione dei magistrati rilevava che "il sistema delle impugnazioni è certamente uno dei punti di crisi del processo penale. Incide notevolmente sulla irragionevole durata dei processi e presenta aspetti contraddittori. Esso, quindi, va interamente ripensato, sia con riguardo all’appello che al giudizio di Cassazione, anche nell’ottica di ridurne significativamente l’area di incidenza".

Tuttavia, lamentava l'ANM, "una disposizione del progetto approvato dilata l’area di controllo sulla motivazione delle sentenze penali da parte della Corte di Cassazione che rischia di trasformare la corte da giudice di legittimità in giudice di merito di terzo grado. Con l’effetto di far crescere ulteriormente il numero dei ricorsi per Cassazione e il carico di lavoro di una Corte che già oggi produce un numero di decisioni superiore a quello di qualsiasi altro giudice supremo degli altri Paesi".

Ma l'associazione dei magistrati - Il cui Presidente Ciro Riviezzo, con il segretario generale Antonio Patrono e i componenti della nuova Giunta Esecutiva sono stati ricevuti ieri mattina dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi - segnalava anche l'altro punto molto controverso del pdl, l'introduzione del "divieto di appello da parte del P.M. delle sentenze di assoluzione, al di fuori di un quadro complessivo di riordino del sistema, incidendo pesantemente sui diritti e le aspettative delle vittime dei reati".

Su questo punto si erano incentrate subito le critiche di alcune associazioni legalitarie , che ritengono inadeguatamente tutelata la collettivita' e le parti civili, e dell'opposzione, che ha parlato di ulteriore "legge ad personam". Grazie ad una norma transitoria, infatti, la legge sara' applicata anche al ricorso in appello presentato dai PM di Milano contro la sentenza di assoluzione di Berlusconi per la vicenda SME.

Una inaccettabile riduzione del controllo di legalita' e il sovraccarico di lavoro per la Corte di Cassazione sono invece gli effetti inevitabili temuti dal magistrato Nino Condorelli, del Movimento per la Giustizia.

Speciale Giustizia

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