NEW del 25 giugno 2005

 
 
       
 

Giustizia lenta senza risorse : polemica Castelli - OUA
di Rita Guma

Il guardasigilli Roberto Castelli ha smentito due giorni fa i dati forniti dall'Organismo Unitario dell'Avvocatura in base ai quali le risorse per il comparto giustizia sarebbero inadeguate, ma l'organizzazione degli avvocati lancia una controreplica.

Secondo il ministro, "non si capisce il perche' qualcuno voglia dire il falso per dipingere sempre a tinte fosche il nostro Paese". Il ministero metteva in dubbio i dati dell'OUA, dato che, argomentava, l'organismo degli avvocati non potrebbe effettuare calcoli che prescindano dai dati del ministero, non potendosi procurare dati automamente.

Secondo gli uffici di via Arenula, "non ha senso scorporare le spese per il funzionamento del ministero da quelle relative alla Giustizia in generale, visto che il compito del ministero e' proprio quello di far funzionare il 'Sistema Giustizia'" ed infatti nei capitoli del bilancio dello Stato "in molti casi non e' possibile distinguere tra le spese destinate al ministero e quelle destinate agli uffici giudiziari".

Nella sua analisi l'OUA osservava fra l'altro che "secondo il ministero gli stanziamenti per questo settore ci collocano al nono posto in Europa, ma per la nostra lettura dei dati siamo solo al diciottesimo".

Il ministero afferma che gli investimenti nel settore giustizia Italia sono nella media di quelli sostenuti dai principali Paesi europei, "come conferma un rapporto... del Consiglio d'Europa", e la pubblicazione dei dati definitivi relativi agli investimenti effettuati nel settore Giustizia nel 2004 "smentira' presto" i dati diffusi dall'organismo dell'avvocatura.

Ma Michelina Grillo, Presidente dell'OUA, ha replicato: "Il Guardasigilli ha definito quei numeri 'assolutamente privi di fondamento'. Non è nostra consuetudine fare polemiche infruttuose, ma... i dati contenuti nella nostra pubblicazione vengono dallo stesso Ministero di Giustizia. È stata poi cura dell’Avvocatura incrociare le conclusioni del Controrapporto con il nuovo documento sulla giustizia inviato (il 6 giugno scorso) dal nostro Governo al Comitato dei Ministri d’Europa".

L'OUA aggiunge di aver fatto pervenire con largo anticipo al ministero il suo rapporto e di aver invitato all'incontro del 23 luglio dal titolo AVVOCATURA: UNA GIUSTIZIA LENTA, SENZA RISORSE E ANCORA SOTTO OSSERVAZIONE DEGLI ORGANISMI EUROPEI PRESENTAZIONE DEL II° CONTRORAPPORTO DELL’AVVOCATURA SUI DATI DELL’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA i responsabili del dicastero di via Arenula: "il Ministro Castelli, il Direttore Generale Dott. De Santis, nonché il Capo Dipartimento Affari di Giustizia Dott.ssa Iannini".

Secondo Grillo: "L’auspicato confronto, cui il Ministro ha ritenuto di sottrarsi, avrebbe consentito di chiarire, nel pubblico contraddittorio, la provenienza dei dati e la correttezza del lavoro eseguito dal Centro di raccolta e verifica dati dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura".

Inoltre, rilevano gli avvocati, nella sua nota "il Ministro replica solo sugli stanziamenti – in modo peraltro non convincente – ma le questioni da noi poste sono più ampie e riguardano lo stato complessivo della macchina giudiziaria. D’altra parte anche se, come sostiene il Ministro, i costi del dicastero fossero da ricomprendere tra quelli destinati al funzionamento della giustizia... infatti gli altri Paesi non li hanno considerati nella stessa voce".

Michelina Grillo conclude che la priorita' dell'avvocatura, che ha sempre collaborato con il ministero, "non è 'dipingere sempre a tinte fosche il nostro paese', come dichiara il Ministro, ma fotografare la realtà e contribuire,... ad un effettivo miglioramento del sistema".

In merito a questa vicenda - oltre a rilevare una concordanza sostanziale in molte critiche di avvocati, magistrati ed altri operatori della giustizia al ministero - mi pongo alcuni quesiti:

1- puo' un ministro che ha chiaramente affermato che i magistrati sono contro di lui e contro il governo ed ha invece dichiarato (e agito) di voler premiare i dirigenti del ministero che per lui lavorano (quasi tutti i massimi dirigenti sono stati scelti da Castelli), affermare che la distribuzione delle risorse destinate alla giustizia risponde a criteri di proporzionalita' dei bisogni fra il ministero e gli uffici giudiziari?

2- gestendo sia gli istituti di pena, sia l'edilizia giudiziaria, sia gli uffici giudiziari e quelli direttivi del ministero, non va considerato che investimenti considerevoli della spesa del ministero sono stati destinati all'incremento dell'edilizia penale e giudiziaria (cioe' miliardi diretti verso le ditte appaltatrici) ignorando le esigenze quotidiane della magistratura, che lavora spesso in condizioni che rallentano i processi, senza carta o computer?

3- il fatto che l'Italia - che e' pervasa dalle mafie - abbia stanziamenti per la giustizia nella media europea non desta preoccupazione? (Castelli all'inaugurazione anno giudiziario 2005: "Se confrontiamo le risorse stanziate per la giustizia in rapporto al Pil, possiamo verificare che il rapporto è pari in Italia allo 0,5%, ed è in linea con quello degli altri paesi europei. Si spende infatti lo 0,46% del Pil in Olanda, lo 0.48% del Pil in Germania e lo 0.52% del Pil in Austria" !!!)

4- infine, ma non meno importante, come puo' il ministro smentire oggi quanto detto in passato: il 3 ottobre 2001 un comunicato stampa del ministero della Giustizia affermava: "La finanziaria 2002/2004 - ha dichiarato il Guardasigilli - comporterà grandi sacrifici per tutti i ministeri, Giustizia compresa", e la finanziaria 2003 ha tagliato del 30% alcune spese, ad es quella per la giustizia minorile, anche questi dati del governo.

Speciale Giustizia con il libro bianco delle inefficienze


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