COMUNICATO STAMPA del 9 marzo 2004

 
     

ABOLIZIONE APPELLO:
Berlusconi non pensa alle vittime

Il premier vuole abolire l'appello in caso di assoluzione in primo grado. Il problema e' che Berlusconi e i suoi amici si basano sull'assunto che ciascuno di noi abbia un amico criminale, che evadere le tasse sia moralmente lecito, che basti un condono per rimettersi a posto la coscienza. Si basa cioe' sull'assunto che saremmo tutti piu' o meno criminali.

Ma la realta' che non passa sui media che il premier controlla, e' che spesso siamo tutti direttamente o indirettamente vittime. E' vittima il familiare di un assassinato ma anche un imprenditore scavalcato in una gara grazie ad una tangente. Sono vittime i risparmiatori truffati ma anche gli utenti cui viene propinato un servizio pubblico piu' scadente perche' frutto di un appalto truccato.

Le proposte di appello - come le altre azioni della Procura - sono volte a tutelare la collettivita' offesa e danneggiata da comportamenti criminali anche ove non vi fosse un'iniziativa dei diretti interessati (e ferma restando la presunzione d'innocenza).

il Presidente dell'Osservatorio
Rita Guma

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