9 novembre 2007

 
     

Pena di morte : USA , vedova di giustiziato querela giudice
di Rico Guillermo*

Negli Stati Uniti, la vedova di un giustiziato ha presentato mercoledi' querela contro un giudice, ma dovra' superare lo scoglio dell'immunita' che - contrariamente a quanto si pensa in Italia - protegge i magistrati USA nell'esercizio delle loro funzioni-

La vedova di Michael Richard, un assassino giustiziato in Texas sei settimane fa, ha citato il giudice Sharon Keller, presidente della Corte d'Appello che ha impedito che il ricorso fosse considerato in tribunale. Marsha Richard sostiene che il giudice Keller ha commesso un abuso di autorita' quando ha rifiutato di accettare il ricorso dopo il normale orario di chiusura previsto per le ore 17.00, mentre gli avvocati del detenuto avevano chiesto un tempo supplementare.

Questo rifiuto ha portato alla esecuzione illegale la stessa notte, ha detto il legale di Marsha Richard. Un altro detenuto che era riuscito a presentare istanza entro gli orari d'uso presso il tribunale, ha avuto la sospensione della pena in attesa del pronunciamento della Corte suprema degli Stati Uniti sulla costituzionalita' dell'iniezione letale, mentre il mancato accoglimento del ricorso di Richard per meri motivi temporali ha impedito a questi di godere della stessa misura.

Il giudice Keller non ha voluto commentare la querela a suo carico. Per avere successo, tuttavia, la querela di Marsha Richard dovra' superare la presunzione che i giudici non possano essere citati in giudizio per azioni relative ai loro doveri. Secondo uno studioso di diritto costituzionale docente presso la scuola di legge dell'Università del Texas, il ricorso sara' respinto "per motivi di immunita'."

Ma secondo James Alfini, presidente e decano del South Texas College di legge a Houston, la questione legale solleva interessanti domande circa i limiti dell'immunita' concessa a Keller, dato che l'immunita' giudiziaria, normalmente, non si applica quando un giudice sta eseguendo funzioni amministrative, ha detto Alfini, coautore di "Condotta Etico-giudiziaria." Quindi, la questione diventa stabilire se l'atto del magistrato aveva connotazione giudiziaria o amministrativa nella sua veste di presidente del tribunale.

Questa settimana, la stessa Corte d'Appello penale ha fatto sapere che in futuro accettera' i ricorsi penali di emergenza depositati via e-mail depositata nei casi di pena di morte, al fine di evitare il ripetersi della situazione che ha visto protagonista Michael Richard.

"Si tratta di un riconoscimento da parte della Corte d'Appello penale che ciò che è successo e' sbagliato e deve essere corretto", ha detto il legale della vedova Richard, il quale tuttavia chiede un ordine del tribunale federale, che dice che il giudice di appello non puo' fermare un appello che sia consentito presentare ai sensi della legge.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale diritti

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