07 ottobre 2007

 
     

Texas : forse comitato rivedra' condanne capitali errate
di Rico Guillermo*

In una recente intervista al giornale americano Star Telegram, il vicegovernatore del Texas, David Dewhurst, ha invitato i parlamentari dello Stato a riesaminare la legge dello Stato che permette che un complice sia processato dallo stesso giudice e la stessa giuria dell'autore materiale di un omicidio.

Egli ha detto di essere stato d'accordo con la decisione del governatore Rick Perry di communtare la pena capitale di Kenneth Foster in prigione a vita in base a preoccupazioni simili.

Dewhurst inoltre ha invitato i parlamentari texani ad istituire una commissione di innocenza di Stato per studiare le condanne illegali e le riforme possibili al sistema della giustizia penale del Texas: "Nessuno di noi desidera che una persona non colpevole sia condannata", ha detto Dewhurst, il quale non ha specificato quale sara' la portata della revisione.

Le preoccupazioni del vicegovernatore provengono in gran parte da una serie di 14 casi di condannati a morte nella contea di Dallas esonerati dalla pena dopo l'esame del DNA. Quella di Dallas si e' mostrata la piu' erronea contea per le condanne a morte di tutti gli Stati Uniti.

Peraltro, proprio questa settimana, a Houston, dove le preoccupazioni sulle condanne illegali e la manipolazione della prova del DNA hanno guadagnato una notevole attenzione negli ultimi anni, la prova del DNA ha spinto il procuratore distrettuale della contea di Harris a chiedere che un uomo condannato per aggressione sessuale nel 1995 sia liberato dalla prigione.

La presa di posizione del vicegovernatore dovrebbe avere una certa influenza sulla difficile approvazione alla Camera di un progetto di legge per l'istituzione della commissione di revisione gia' presentato quest'anno dal senatore Rodney Ellis ed approvata al senato. Il sen. John Whitmire, presidente della Commissione senatoriale della giustizia penale del Texas, aveva detto infatti che per garantire l'approvazione definitiva della legge sarebbe stato necessario il sostegno dichiarato del Presidente della Corte Suprema texana e del governo.

La presidenza portoghese dell'Unione Europea aveva chiesto recentemente al Texas una moratoria sulle esecuzioni, ma il governatore Perry aveva risposto che i texani non hanno bisogno che gli Europei gli dicano come agire e che le pene stabilite nello Stato sono commisurate alla gravita' del crimine e quindi comminate secondo giustizia. Il caso Foster, pero', aveva presto smentito tale affermazione.

Fortunatamente l'uomo, che aveva solo assistito ad un omicidio per cui un altro e' gia' stato giustiziato ed era stato condannato a causa della discussa 'legge delle parti', ha ricevuto la grazia, in extremis, ed oggi il governo del Texas e' disposto almeno a riconsiderare le procedure con le quali i tribunali pervengono alle condanne capitali.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale giustizia USA

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