09 settembre 2007

 
     

Texas : chiesta prova DNA postuma . Giustiziato forse innocente
di Rico Guillermo*

Venerdi' alcuni attivisti per i diritti umani hanno chiesto ad un giudice del Texas di fermare la distruzione di materiale biologico su cui la prova del DNA potrebbe dimostrare l'innocenza di un uomo giustiziato per omicidio nel 2000, anno in cui il presidente George W. Bush era governatore.

I rappresentanti del Progetto Innocence, del giornale The Texas Observer e di altri gruppi hanno chiesto che sia evitata la distruzione dei capelli ed hanno chiesto che sia disposto l'esame del DNA sul reperto per verificare se esso provenga dall'uomo gia' messo a morte.

Gli attivisti per i diritti umani sottolineano che i capelli trovati in un deposito di liquore in cui un uomo fu ucciso nel 1989 con un'arma da fuoco erano l'unica prova fisica nel processo contro il condanato e non sono stati mai esaminati, anche se un testimone del processo ha testimoniato che era compatibile con i capelli dell'imputato. In teoria di questa prova era gia' stata ordinata la distruzione anni fa insieme ad altre, tuttavia sarebbe ancora intatta.

Il Texas e' lo Stato americano piu' attivo nel comminare ed eseguire la pena capitale, con 403 esecuzioni dal 1982, ma e' anche lo Stato leader della nazione per detenuti riconosciuti innocenti dopo la condanna grazie alla prova del DNA (29 dal 1994, secondo Innocence).

Anche in questo caso, come in molti altri di condanne che negli USA sono state capovolte dopo che il condannato era stato per decenni nel braccio della morte, l'unica prova su cui poggiava la condanna era di tipo testimoniale. Tuttavia l'uomo che dichiaro' in tribunale che l'imputato gli aveva confessato di aver commesso l'omicidio ha ritrattato nel 2004.

Molte testimonianze sono infatti rese sotto pressione, o con promesse di sconti di pena o semplicemente per l'influenza di altri fattori esterni (come autosuggestione, luce fioca al momento del fatto, visione delle foto del presunto colpevole prima dell'identificazione, etc) e sono pochi i giudici (ancor meno le giurie) che hanno gli strumenti tecnici per riconoscere un teste attendibile, come mostrato da studi di psicologi e giuristi.

Nessun tribunale ha ancora provato che una persona non colpevole sia stata davvero uccisa dallo Stato negli USA dal 1976, e se la richiesta delle associazioni e del giornale venisse accolta, quello aperto in Texas potrebbe essere il primo caso.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale giustizia USA

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