31 agosto 2007

 
     

Pena di morte : premio a Kagame , polemica Radicali - Comboniani
di osservatoriosullalegalita.org

Dura risposta del Superiore dei missionari comboniani in Italia ai Radicali di Nessuno tocchi Caino sul genocidio in Ruanda e sull'assegnazione del premio "Abolizionista dell'anno" al presidente ruandese Paul Kagame.

In una dichiarazione, Padre Alberto Pelucchi ha parlato infatti di "falsita' dei Radicali" in merito alla risposta di Elisabetta Zamparutti, curatrice del Rapporto 2007 sulla pena di morte nel mondo dell'associazione presieduta da Marco Pannella e tesoriera del partito radicale, dopo la presa di posizione di alcuni comboniani e della rivista Nigrizia.

Questi avevano ricordato che il presidente del Rwanda, "ha conquistato il potere con le armi nel 1994" ed un politico "discusso" perche' non e' stato chiarito il suo ruolo nel genocidio del 1994 e per "come si è mosso in questi anni nell’area dei Grandi Laghi e, in particolare, nei confronti della Repubblica democratica del Congo, contro la quale ha condotto una guerra (1998-2003) per accaparrarsi risorse e fette di territorio... Discusso perché il suo regime non garantisce le libertà fondamentali".

Buone ragioni, secondo i Comboniani, perche' Romano Prodi non consegnasse il premio a Kagame. Nigrizia ritiene infatti che "si tratti di una premiazione paradossale, che fa il gioco di un regime autoritario". Zamparutti ha pero' cosi' replicato alle critiche dei missionari: "I Comboniani sono negazionisti e complici del genocidio e dunque le loro critiche non sono nemmeno da prendere in considerazione".

"Sono affermazioni paradossali e prive di un minimo di verita'", risponde il Superiore dei Comboniani in Italia, parlando di "affermazioni che potrebbero essere al limite della diffamazione, se non fossero così palesemente ridicole" e chiede che Zamparutti si informi meglio sull'azione dei missionari, ma anche sulla genesi e l'evoluzione del genocidio. Tra l’altro, aggiunge che i Comboniani non hanno comunità in Rwanda e sono stati solo in appoggio a realta' locali.

Il Ruanda ha abolito la pena di morte poche settimane fa anche per evitare che il rischio di condanna capitale inducesse i Paesi Europei a rifiutare l'estradizione di persone (fra cui alcuni religiosi) incriminate dal Tribunale speciale per il Ruanda sostenuto dall'ONU per processare i crimini del genocidio in cui morirono 800.000 Tutsi e Hutu moderati.

Speciale diritti

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Sacrifici umani: tenuti in vita per farli morire

Rito barbaro

Clarence Ray Allen

Osservatorio e pena di morte

Esecuzione di un innocente

Processo vergogna

Il test del DNA

La moratoria americana e' una trappola

Pena di morte: una proposta di moratoria