NEW del 22 marzo 2006

 
     

Giustizia : toto-ministro , magistrati auspicano dialogo
di osservatoriosullalegalita.org

"Come sempre i magistrati rispetteranno le scelte della politica ma valuteranno autonomamente il nuovo Ministro della Giustizia, chiunque egli sia, sulla base dei programmi, degli impegni assunti e delle concrete realizzazioni", ha dichiarato il dott. Rossi, segretario dell'ANM sul toto-ministro della Giustizia.

Alla stampa che gli chiedeva un commento, il dott. Rossi ha risposto che la prima e più forte aspirazione dell'associazione magistrati e' "che vengano rapidamente affrontati - in un clima di dialogo e di proficuo confronto - i problemi organizzativi e di efficienza della giustizia italiana e che non vengano lasciate incancrenire, per mera inerzia o per calcolata scelta, le gravi ferite aperte dalla controriforma Castelli nell'ordinamento della magistratura tra cui il paralizzante meccanismo dei concorsi, una giustizia disciplinare mortificante e liberticida , la separazione di fatto delle carriere".

Rossi ha sottolineato che "il recente congresso dell'ANM ha formulato una richiesta chiara e forte: l'abrogazione della controriforma ed il varo, in tempi ristretti, di un nuovo ordinamento giudiziario conforme alla Costituzione ed improntato a criteri di efficienza e di razionalità. Sarà questo, dunque, il primo impegnativo banco di prova per il nuovo Ministro e per la magistratura unitariamente rappresentata dall'associazione nazionale magistrati".

Gioacchino Natoli, vicesegretario ANM e Armando Spataro, membro della Giunta esecutiva Centrale dell'associazione, si riconoscono nelle parole del Segretario dell'ANM. Interpellati sulla questione precisano che "se è vero che sono prioritarie la soluzione dei problemi organizzativi della giustizia italiana e l'abrogazione della controriforma Castelli, altrettanto deve dirsi per l'abrogazione di quelle leggi che, non rispondenti agli interessi generali dei cittadini, hanno devastato il sistema della giustizia penale e determinato la dilatazione dei tempi dei processi".

Anche se nell'indipensabile confronto sugli appunti mossi dall'ANM alle riforme, Natoli e Spataro auspicano un futuro dialogo con il nuovo Ministro "ricco e costruttivo". Gli avvocati chiedono invece fin da ora di essere coinvolti nella discussione sui programmi politici dei due schieramenti.

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