NEW del 02 settembre 2006

 
     

DIS-Informare : il caso della ragazza cecena torturata
di Rico Guillermo

Ha destato scalpore in Italia ed in tutto il mondo il filmato della giovane cecena incinta sottoposta a violenze ed umiliazioni da parte della polizia cecena per il suo presunto adulterio con un soldato russo. Un po' meno scalpore ha destato il modo in cui e' stata raccontata la vicenda da alcuni giornali italiani, che ne hanno evidenziato solo alcuni aspetti e/o hanno evitato di contestualizzare quanto accaduto, inducendo parte dei lettori a capire che la reale situazione politica della Cecenia sia diversa e che la grave situazione sia colpa dei Musulmani.

Su La Repubblica, Giampaolo Visetti illustra bene la situazione. La giovane cecena, sposata con una figlia, lavorava nello spaccio di una caserma dell'esercito russo ed era incinta. La polizia privata del premier Ramzan Kadyrov, figlio del presidente ceceno assassinato due anni fa e fedelissimo del Cremlino, l'ha prelevata nella casa di una zia nel marzo scorso, dopo che il marito l'aveva cacciata, accusandola di adulterio.

Nel video Malika, rinchiusa in una cella dei reparti speciali filo-russi e gli uomini di Kadyrov, chiaramente riconoscibili, viene bastonata, insultata e presa a calci, fino a costringerla a confessare il tradimento. I poliziotti, parlando in ceceno, le annunciano: "Ora ricevi la punizione di Allah" ma uno, in russo, le grida "Puttana". Poi in strada, con la testa dipinta di verde e la croce dell'infamia in fronte, la costringono a ballare sotto gli occhi dei passanti, prendendola a calci.

Oggi non si hanno piu' notizie della giovane. Il video-choc della tortura, realizzato da un soldato con il telefonino, e' stato diffuso dal New York Times, che lo ha consegnato allo stesso Kadyrov chiedendogli di aprire un'inchiesta. Anche Marco Cappato, europarlamentare radicale e rappresentante del Partito Radicale Transnazionale, si e' rivolto in un'interrogazione scritta al Consiglio Europeo ed ha parlato di "un'inaccettabile violazione dei fondamentali diritti umani e dello Stato di diritto, che deve essere posta all'attenzione delle autorità russe nell'ambito del partenariato UE-Russia".

Infatti a dominare di fatto in Cecenia e' la Russia. Nella parte finale dell'articolo, Visetti scrive fra l'altro: "Le terribili immagini, alla vigilia del secondo anniversario della strage di Beslan, ripropongono la violenza e l'umiliante condizione della donna che continuano a regnare nella Cecenia normalizzata da Vladimir Putin. Dal 1999 si susseguono rapimenti, stupri, omicidi e torture. Alla seconda guerra scatenata da Mosca contro gli indipendentisti, si è sovrapposto il potere di vita e di morte concesso agli squadroni di Kadyrov ".

Ma la storia e' stata ritagliata in modo diverso dai quotidiani del gruppo Caltanet. Nella breve ricostruzione spicca in grassetto la frase "Amava un cristiano, per questo si è meritata calci, pugni, sopracciglia e capelli tagliati a zero e colorati di verde, e ogni sorta di umiliazione". Ma non e' stato spiegato che i soldati operano senza che il governo russo - che pure ha nella regione squadroni di soldati, come il presunto amante della vittima - intervenga minimamente.

A Mosca basta cioe' controllare la regione per gli altri aspetti (petrolio, gas) e per questo ha sostenuto le elezioni di un proprio uomo. Combatte gli indipendentisti ceceni, ma non perche' portatori di idee retrograde. Essi rappresentano solo il rischio che la Cecenia divenga uno Stato indipendente, fuori del controllo della federazione russa.

Il TG COM, invece, nel suo breve racconto - in cui non fa cenno alla situazione di dipendenza della Cecenia da Mosca - arriva addirittura a scrivere "tinti di verde, colore della vergogna nella civiltà musulmana", mentre e' urbi et orbi noto che il verde non e' un colore di vergogna, per gli Islamici, ma proprio il colore dell'Islam.

Anche la Padania, commentando l'episodio, scrive che il verde e' "il colore della vergogna nell’Islam" (il che getta un'ombra sull'effettiva conoscenza di quanto poi viene criticato) in un articolo dal titolo "In Cecenia accusata di adulterio con un cristiano. Video-choc: torturata dalla polizia in nome dell’Islam". Non mancano infatti riferimenti al fatto che "in alcuni Paesi islamici dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia l’adulterio è punito con la morte per lapidazione e la condizione della donna è di inferiorità rispetto all’uomo e, in alcuni casi, di schiavitù". Non che non sia vero, ma diamo pane al pane e verde al verde.

Peraltro anche qui non si chiarisce la situazione politica della Cecenia, che viene descritta come "quel lembo di terra caucasica, devastata dalla guerra e dall’anarchia", con commento finale: "gli aggressori sono poliziotti e dunque rappresentanti della giustizia e dello Stato. In realtà gli aguzzini del video agiscono in nome della sharia, la legge coranica, che, secondo un’interpretazione integralista, impone le punizioni più atroci nei confronti delle donne e di coloro che si convertono ad altre fedi. Quello che si intravede nel filmato di orrenda crudeltà, è infine l’ennesima guerra che imperversa in nome della religione. La rivolta della Cecenia esplose nell’autunno del 1991 quando l’ex generale dell’Armata Rossa Giokhar Dudayev aderì all’Islam e proclamò la lotta per l’indipendenza di quella che è una repubblica autonoma interna alla Federazione russa".

Il lettore quindi ne desume che gli Islamici ceceni abbiano vinto la loro battaglia indipendentista, abbiano oggi tutto il potere e che lo usino male, ma in realta' i ribelli sono stati resi in buona parte inoffensivi, alcuni loro leader (Samil Basayev e Aslan Maskhadov), sono stati uccisi, l'autonomia e' fasulla, con danno per i diritti dell'uomo - come sottolineato anche dall'UE e dal Consiglio d'Europa - e la richiesta di autonomia e' secolare e non e' connessa a guerre di religione.

Invece, come si diceva, i soldati russi cristiani sono presenti nella zona, e spesso non sono stati da meno degli aguzzini islamici filorussi della giovane Malika, anche se non per motivazioni religiose.

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Speciale Beslan

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