NOTIZIARIO del 16 settembre 2004

 
     

Chris Patten : contro nuove Beslan governo ceceno in Cecenia
di Rico Guillermo

Il Commissario alle relazioni esterne dell'Unione Europea Chris Patten ha espresso ieri la convinzione che lo strumento piu' efficace per la lotta al terrorismo in Russia siano autorita' cecene note e gradite alla popolazione. Patten - che ha chiesto a Mosca maggiore chiarezza sulla dinamica dell'assalto alla scuola di Beslan - si e' augurato anche che in risposta alla strage la Russia non scelga come unica strada l'accrescimento dei poteri del Cremlino.

Secondo la riforma presentata dal presidente russo, infatti, i governatori delle regioni e i presidenti delle repubbliche della Federazione saranno eletti dai parlamenti locali in una rosa proposta da Mosca mentre fino ad ora l'elezione era diretta e a suffragio universale. Questo punto era gia' stato ieri oggetto di scontri fra l'amministrazione USA e Mosca, con un moderato ma deciso intervento dell'Unione Europea.

Criticato dalla stampa russa, dall'opposizione parlamentare ed anche da parte dei deputati vicini a Putin, il progetto e' stato invece approvato ieri dai leader di Ucraina, Bielorussia e Kazhakistan, paesi in cui il rispetto della democrazia e dei diritti umani e' spesso messo in discussione.

Patten e' tornato volutamente sul tema che ha contrapposto Vladimir Putin a Colin Powell dedicandovi tutta la sua interessante allocuzione di fronte al parlameno europeo riunito in sessione plenaria. Dopo aver ricordato la strage ed aver rinnovato le condoglianze alla popolazione di Beslan, Patten ha ricordato la catena di eventi verificatisi recentemente in Russia ed espresso una decisa condanna ai terroristi. A giudizio della Commissione, pero', la lotta al terrorismo non giustifica violazioni dei diritti umani, come ha dimostrato la Corte Suprema d'Israele.

Il Commissario alle relazioni esterne ha detto che la Commissione ha proposto di intensificare il suo lavoro di collaborazione con la Russia per contrastare il fenomeno, azione che puo' esprimersi attraverso il contrasto ai canali di finanziamento dei terroristi e l'aiuto a Mosca nel campo del lavaggio del denaro sporco. In questo settore infatti, l'UE dispone dell'esperienza ed organizzazione dell'ufficio dell'OLAF, con il quale gli esperti russi hanno gia' avuto qualche mese fa un primo incontro informativo.

Patten ha parlato di "partnership strategica" con la Russia come parte di un processo di dialogo che inevitabilmente coinvolga i problemi da affrontare. Ha detto che un reale aiuto puo' tuttavia "giungere solo con la comprensione, comprensione che arriva solo con la chiarezza".

Ma tale chiarezza non c'e' per gli osservatori esterni, a giudizio del Commissario, che ha pubblicamente posto domande sugli accadimenti di Beslan: "Chi erano quelli coinvolti? Come hanno potuto i sequestratori pianificare ed eseguire questo atto orripilante? Cosa ha provocato il bliz alla scuola? Perche' un numero di vittime cosi' alto?". Domande analoghe le pone il comitato per i diritti umani dell'Unione Europea che ha chiesto all'Europa di "non seppellire i bambini di Beslan una seconda volta".

Patten ritiene invece chiaro il collegamento con la Cecenia. A suo giudizio gli "eventi di Beslan hanno seguito l'intensificarsi degli attacchi di ribelli sia in Cecenia sia in Ingushezia iniziati a primavera". Sulla Cecenia, ha confermato Patten, l'Unione Europea "ha avuto notevoli divergenze con la Russia, continua ad averle e intende discuterne come fanno due partner".

Ricordando che il conflitto in questione e' oramai al suo quinto anno, Patten lo ha definito "una vicenda viziata, con ampie violazioni dei diritti umani" e vittime civili prese di mira sia dalle forze armate russe sia dai ribelli e talora semplicemente scomparse. Il conflitto, a giudizio del commissario UE agli affari esteri, ha generato una "profonda emergenza umanitaria e una grave situazione economica".

A giudizio della Commissione Europea, il problema terrorismo va risolto alla radice, ed ecco perche' la Commissione si proporra' alla Russia nel doppio ruolo di partner nella lotta al terrorismo e di supporto politico per la sua soluzione alla radice, affrontando il problema "dei funzionari corrotti , della protezione dei diritti umani, dell'apparente manipolazione delle elezioni e dell'assenza di dialogo" in quello che Patten ha chiamato "un lungo viaggio" per il quale l'Europa e' disposta anche a finanziare la ricostruzione e la riabilitazione del Caucaso del nord.

La sfida per la Russia, a giudizio del Commissario, e' "mettere in campo una guida della Cecenia con cui la popolazione abbia confidenza". Senza questo Patten non ritiene possibile una "riconciliazione genuina".

Il discorso di Chris Patten e' stato accolto positivamente dal Parlamento europeo. Il parlamento UE, anche se nella sua precedente composizione, aveva preso decisamente posizione sulla questione cecena lo scorso anno in occasione delle dichiarazioni del nostro premier Berlusconi - in quel momento presidente pro tempore d'Europa - tese a sdrammatizzare le violazioni dei diritti umani della Russia di Putin in Cecenia.

Oggi e domani il tema terrorismo sara' affrontato anche durante l'incontro informale dei ministri della difesa UE, che si riuniranno a Noordwijk sotto la presidenza dell'olandese Henk Kamp. Si discutera' infatti, fra l'altro, del contributo della Politica Europea di Sicurezza e Difesa alla lotta contro il terrorismo e delle forze di azione rapida europee.

Il Comitato politico e di Sicurezza dell'Unione - che esercita sotto la direzione del Consiglio UE un controllo politico e strategico nella gestione delle crisi che si verificano nell'ambito della Politica Europea di Sicurezza e Difesa - si e' gia' riunito invece a Bruxelles il 14 settembre.

Lo speciale terrorismo globale

Lo speciale Beslan


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