Israele
: falsi dati sul muro inficiano decisioni Corte Suprema
di Rico Guillermo
Il procuratore generale di Israele ha rimproverato al ministero della difesa di aver fornito informazioni falsate sul percorso del muro, inficiando cosi' le decisioni della Corte Suprema sulle petizioni che le vengono rivolte.
Il procuratore, Menachem Mazuz, ha chiesto ha chiesto al ministro della difesa Amir Peretz di ordinare un'inchiesta sulle informazioni parziali ed inesatte fornite agli organismi ufficiali sulla costruzione della barriera che divide Israele dalla Palestina. Nella lettera, egli ha chiesto a Peretz di formulare procedure libere da manipolazioni da parte della Difesa che impongano l'obbligo di presentare informazioni complete ed esatte in modo da impedire il verificarsi di tali avvenimenti in futuro.
La costruzione del muro, di centinaia di chilometri, e' stata giustificata dal governo con motivi di sicurezza, tuttavia essa incide sui diritti e sulla possibilita' di lavorare nei campi di diversi Palestinesi, che ricorrendo alla Corte Suprema hanno visto spesso accolte le loro istanze.
Secondo il quotidiano Haaretz, Mazuz accusa il funzionario del ministero della difesa responsabile della progettazione del muro di celare all'ufficio del procuratore che l'itinerario della recinzione e' stato determinato spesso per rispettare l'espansione dell'insediamento israeliano (cosa illecita) piuttosto che in base a considerazioni di sicurezza.
Mazuz ha scritto che nel primo caso trattato e' stata fornita un'informazione seriamente compromessa, e come conseguenza di questo errore e' stata emanata un'ordinanza basata su fatti incompleti. Secondo il procuratore generale israeliano, tale errore ha generato l'ingiusta ricusazione dell'istanza e provochera' ora la necessita' di prevedere un itinerario alternativo e di smantellare la recinzione attuale, con tutte le relative implicazioni economiche.
La Corte Suprema e' in procinto di cominciare la discussioni di ricorsi contro il percorso della recinzione sulle colline di Hebron e a sud. Anche in questi casi, gli istanti stanno sostenendo che l'itinerario e' basato non solo sulle considerazioni di sicurezza ma che e' destinato a facilitare l'appropriazione della terra per gli stabilimenti in espansione nella zona.
Una settimana fa, la Corte Suprema di Israele aveva stabilito che l'esercito di Tel Aviv deve proteggere i Palestinesi che lavorano come agricoltori in Israele per impedire ai coloni di nuocergli.
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