NEW del 16 maggio 2006

 
     

Medio oriente : Abu Mazen al parlamento UE su pace e fondi
di Mauro W. Giannini

Il presidente dell'ANP Abu Mazen e' intervenuto oggi presso il parlamento europeo per discutere di frontiere con Israele e chiedere che l'UE dia la possibilita' al governo palestinese di adattarsi ai requisiti richiesti dalla Comunità internazionale.

Sulle frontiere, Abu Mazen ha dichiarato che l'ANP rifiuta soluzioni unilaterali ed ha comunque ricordato che ieri i Palestinesi hanno commemorato il cinquantottesimo anniversario dello sradicamento della gente palestinese dalla propria terra, con una diaspora forzata e la negazione dei diritti per gli abitanti della Palestina.

"Malgrado l'orrore dell'ingiustizia storica inflitta alla nostra gente - ha dichiarato Abu Mazen - potremmo formulare una politica realistica per ristabilire i diritti della nostra gente all'autodeterminazione". Il presidente ANP ha anche ricordato il ruolo dell'Europa nei vari momenti storici del processo di pace, compresi i negoziati di Oslo ed auspicato la costruzione di uno stato indipendente di Palestina in 'terra santa'.

Il presidente Josep Borrell ha accolto il presidente dell'ANP ringraziandolo per essere tornato a Strasburgo a cosi' breve distanza dalla sua visita abortita a marzo ed ha detto che nessuno ha il minimo dubbio che Abu Mazen sia impegnato alla ricerca della pace e del dialogo. Borrell ha detto che il Parlamento intero desidera aiutare a trovare un processo possibile di pace: "Se non facciamo la cosa giusta, corriamo il rischio di vedere il mondo entrare in un periodo di guerre di religione, in grado di precipitare il Medio Oriente nel caos".

Si e' parlato anche dei rischi connessi al taglio dei fondi all'Autorita' palestinese. Il presidente dell'ANP aveva scritto la settimana scorsa ai membri del quartetto (ONU, USA, UE, Russia) una lettera in cui chiedeva gli aiuti finanziari fin qui negati, "al fine di evitare una vera crisi umanitaria". Gia' il segretario della Lega Araba Amr Moussa aveva fatto rilevare che i finanziamenti servono ad aiutare bambini e persone in stato di bisogno e che sarebbe stato anche opportuno continuarne l'erogazione, onde poter controllare le attivita' sul territorio.

Gli USA e Israele hanno infatti bloccato i fondi all'ANP quando Ismail Haniyeh, esponente di Hamas, e' stato nominato primo ministro ed incaricato di formare il governo, mentre l'UE sta ancora discutendo su come operare. Hamas e' iscritto nell'elenco UE dei gruppi terroristici ma l'UE da anni finanzia l'ANP, dato che l'ufficio antifrodi dell'Unione, OLAF, ha condotto un paio d'anni fa un'indagine da cui e' emerso che nessun fondo UE era stato usato a scopo terroristico.

Anche la Banca Mondiale ha sottolineato che la grave recessione nei territori costringe piu' del 40% della popolazione a vivere sotto il livello di poverta', con 2 dollari al giorno procapite, mentre un Palestinese su quattro e' disoccupato e sono precari i servizi essenziali. Gli esperti sottolineano che questa situazione mette a rischio la stabilita' nella zona.

Si e' appreso oggi che Abu Mazen potrebbe incontrare la prossima settimana il ministro degli esteri di Israele Livni. Il presidente ANP dovrebbe anche partecipare al prossimo vertice economico regionale di Sharm el-Sheikh, in Egitto, dove sara' presente anche Israele.

Speciale pace

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