NOTIZIARIO del 16 novembre 2004

 
     

Franco Frattini accettato dal parlamento UE indica sue priorità
di Mauro Giannini

Le priorita' di Franco Frattini, quale commissario UE saranno la lotta al terrorismo, proposte attuative del programma de L'Aja e diverse situazioni per l'armonizzazione del diritto civile nell'Unione. Lo ha detto lo stesso Frattini dopo aver appreso che il Parlamento europeo non poneva ostacoli alla sua presenza in commissione per il portafoglio Giustizia, Liberta' civili e Sicurezza.

Secondo alcuni osservatori, l'audizione di Frattini a Strasburgo di fronte al comitato LIBE ed al comitato Giustizia, e' stata diplomatica, senza chiarimenti sulla politica interna italiana. Verdi e Sinistra Europea non hanno infatti giudcato positivamente l'evasivita' del commissario designato nelle questioni piu' controverse.

I rapporti fra uomo e donna e le opinioni personali sugli omosessuali erano state fra i motivi della bocciatura del primo candidato italiano, Rocco Buttiglione. Secondo Frattini invece la laicita' e' il pilastro di ogni democrazia e "i diritti riguardano l'uomo in quanto tale" a prescidere dai suoi orientamenti sessuali e "le convinzioni personali non possono incidere su questo".

"Lavorero' con i miei colleghi per attuare politiche di non discriminazione" in tutti i settori dell'azione dell'Unione, ha aggiunto il commissario designato, commentando che "intolleranza e violenza non si possono combattere con altra intolleranza". "Il mio impegno e' convinto ed entusiasta" aveva detto Frattini davanti alla commissione Liberta' Pubbliche dell'Europarlamento.

Il commissario italiano candidato si e' piu' volte richiamato al lavoro del suo predecessore, il portoghese Antonio Vitorino, affermando che ispirera' il suo prossimo lavoro a quello di Vitorino, "colmo - ha detto - di straordinari successi". "Se saro' nominato intendo vigilare perché ci sia equilibrio fra le esigenze della liberta' e quelle della sicurezza", ha aggiunto. "L'obiettivo non è certo un codice penale europeo - ha detto Frattini - ma alcune questioni come il diritto alla difesa e i diritti delle vittime necessitano norme di base" uniformi in tutta l'Unione.

A chi gli chiedeva dichiarazioni sui provvedimenti del governo di Silvio Berlusconi in materia di immunita', comunicazioni ed immigrazione, ha infatti risposto di essere presente per rappresentare l'Europa, non l'Italia. Solo per quanto riguarda il mandato di arresto europeo, osteggiato dal leghista Roberto Castelli, Frattini ha promesso di esigere la ratifica da parte di tutti, anticipando l'adesione dell'Italia.

Momento delicato anche quello che ha visto la baronessa Sarah Ludford - liberaldemocratici britannici - chiedere al candidato commissario se fosse mai stato iscritto alla Massoneria. La baronessa ha detto che, pur essendo l'iscrizione alla massoneria un fatto privato, farne parte potrebbe essere in contraddizione con il ruolo da svolgere quale commissario europeo.

"Non sono massone, non lo sono mai stato" ha risposto Frattini. Nella sua replica l'eurodeputata, prendendo atto della risposta, ha precisato di aver posto la questione sulla base di notizie diffuse in Italia e, secondo quanto le risultava, anche sulla base di dichiarazioni del suo predecessore Rocco Buttiglione.

Le dichiarazioni di Frattini a Strasburgo sulla funzione di commissario

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