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NOTIZIARIO del 16
novembre 2004
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Franco
Frattini in audizione al Comitato LIBE non ripete errori Buttiglione Nella sua audizione di ieri in Comitato Libe dell'UE, il ministro Franco Frattini, commissario designato alla Giustizia, sicurezza e liberta' della Commissione Barroso al posto di Rocco Buttiglione, ha risposto in Italiano senza ricalcare le dichiarazioni contestate al suo predecessore. E' stato chiesto all'aspirante commissario se ritenesse che ad un esito negativo dell'esame da parte della commissione Liberta' civili egli avrebbe ritirato la propria candidatura. Frattini ha demandato ogni decisione a José Manuel Durao Barroso, argomentando che il Comitato, essendo composto da membri del parlamento, e' di fatto eletto direttamente dai cittadini, ed ha dunque il pieno diritto di dettare linee guida, pretendere confonti e riscontri dal presidente della Commissione e mantenere stretti contatti con ogni commissario, ma che in base alle regole spetta a quest'ultimo chiedere l'eventuale ritiro di uno dei membri designati in caso l'Europarlamento esprima mancanza di fiducia nei suoi confronti. Frattini si e' anche detto convinto europeista e fautore di una rapida ratifica della Costituzione europea anche in Italia. Nello specifico dei temi del suo incarico, Frattini si e' detto consapevole che "il portafoglio della giustizia, la liberta' e la sicurezza ha un'incidenza diretta sulla vita quotidiana di tutti i cittadini". Frattini ha detto che operera' per combattere "la violenza sui bambini, gli adolescenti e le donne", si impegnera' contro la tratta delle persone, a favore delle politiche di asilo per i rifugiati e di integrazione. Parlando di parita' uomo-donna, Frattini ha detto persistere oggi un "deficit democratico", dicendosi d'accordo con la collega Margot Wallström, secondo cui questo punto e' essenzialmente una questione di democrazia, e promettendo un personale impegno su questo punto promuovendo una cultura dell'uguaglianza anche nel mondo del lavoro con riferimento alla Carta dei diritti fondamentali. Riguardo all'indipendenza nell'esercizio del suo incarico (per regolamento, art. 213, i commissari devono operare in modo indipendente da qualsiasi governo, compreso quello che li ha designati), Frattini ha promesso che esercitera' le sue funzioni in maniera indipendente, nell'interesse dell'Unione, astenendosi da tutti gli atti incompatibili con le sue funzioni durante il mandato e non accettera' incarichi professionali a qualunque titolo. Frattini ha anche detto che l'attuale immagine della Commissione e' sovente minata da una impressione di burocrazia, mentre i commissari dovrebbero essere il piu' possibile presenti sul campo per quanto concerne "il dibattito nazionale nel loro Paese sui temi inerenti il loro portafoglio, apportando il valore aggiunto della prospettiva europea". "In altre parole, ha commentato Frattini, una volta nominato commissario mi faro' ambasciatore della Commissione in Italia". Non e' chiaro quali posizioni intenda pero' assumere Frattini nel nostro Paese, dato che i temi del suo portafoglio sono proprio quelli caldi e che talora vedono come protagonista il premier, Silvio Berlusconi. Tale commento appare pero' un avallo dell'impegno di Mario Monti sulle questioni della libera concorrenza in Italia durante lo svolgimento del suo mandato. Riguardo alla collaborazione fra Commissione e Parlamento UE, Franco Frattini ha detto di ritenerla indispensabile, ed ha parlato di trasparenza, vantandosi di aver fatto di questo tema un punto di forza del suo ministero nei suoi mandati alla funzione pubblica in Italia ed impegnandosi ad illustrare al parlamento europeo in ogni momento la sua futura attivita' di commissario. Riguardo agli obiettivi della strategia di Lisbona, economia, affari sociali e ambiente, Frattini ha convenuti di ritenere basilari le raccomandazioni del rapporto Kok. Il voto sulla nuova commissione di José Manuel Durao Barroso avverra' giovedi'. Resta da vedere quali valutazioni fara' il parlamento europeo in merito al lettone Andris Piebalgs, al cambio di portafoglio dell'ungherese Lazlo Kovacs, ed ai conflitti d'interesse irrisolti dell'olandese Neelie Kroes, olandese, e la danese Mariann Fischer-Boel.
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Barroso in difficolta' per Buttiglione e Kovacs Molti nei nella futura commissione Barroso Tre domande a Buttiglione su morale cattolica e diritti Buttiglione bocciato alla UE per aver tradito valori democristiani Comitato liberta' civili: doppia bocciatura per Buttiglione Stralci intervento di Buttiglione al parlamento UE (in inglese) Resoconto dell'intervento di Buttiglione (in italiano) Barroso in difficolta' per Buttiglione ad altri
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