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Intercettazioni
: ma destra e sinistra smentirono Alfano
- Audizione Panza
documento
del Senato
Pubblichiamo il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva
della Commissione giustizia del Senato sul fenomeno delle
intercettazioni telefoniche
del 2006 (Doc. XVII, n.2), documento che fu approvato
all'unanimita' (quindi da destra e sinistra) e che contiene
alcune informazioni e affermazioni che contraddicono platealmente
quanto dichiarato oggi a supporto della legge sulle intercettazioni
proposta dal ministro Angelino Alfano in merito agli abusi
sulle intercettazioni ed ai costi delle stesse.
Per quanto attinente alla fase esecutiva, il prefetto ricordava
che il pubblico ministero fornisce alla polizia giudiziaria
due documenti: la delega d’indagine (al fine di eseguire l’intercettazione)
e quella che in gergo si definisce griglia, nella quale sono
contenuti in maniera sintetica tutti i dati tecnici che devono
essere forniti al gestore del sevizio di telefonia per poter
eseguire materialmente l’intercettazione. Il gestore, ricevuta
la griglia (che e` priva di contenuti descrittivi dell’intestatario
e che contiene solo elementi tecnici), fornisce alla polizia
giudiziaria una linea telefonica, definita linea RES, dedicata
allo sviluppo dell’attivita` di intercettazione. Si tratta
di una linea che puo` essere presa a noleggio da parte della
procura della Repubblica presso il gestore oppure presso societa`
private o consorzi, che dispongono a loro volta di un certo
numero di queste linee, che vengono messe a disposizione della
polizia giudiziaria, e quindi della procura, assieme a tutte
le altre apparecchiature tecniche necessarie per lo sviluppo
delle intercettazioni. La linea RES collega la rete telefonica
alla sala intercettazioni della procura. E’ percio` una linea
protetta, sicura, che non puo` essere intercettata o modificata
da altri.
La linea e` attestata presso la sala della procura, dove vi
e` un server, presso il quale viene convogliato tutto il traffico
telefonico dell’utenza di cui l’autorita` giudiziaria ha disposto
l’intercettazione. Le apparecchiature in questione possono
trovarsi presso gli uffici della procura della Repubblica,
ma il segnale viene fatto rimbalzare in maniera differita
presso gli uffici della polizia giudiziaria, dove l’ufficiale
nel suo stesso ufficio utilizza l’apparecchio per registrare.
Viene quindi realizzata una doppia copia di tutto su cd-rom
non ritrascrivibili e, nello stesso tempo, si produce una
informativa sintetizzata che viene inviata al pubblico ministero,
al quale sono anche segnalate le telefonate piu` importanti
e trascritte quelle piu` qualificanti (tratte dal cosiddetto
brogliaccio).
Tra gli aspetti di maggiore criticita`, il prefetto Panza
segnalava in primo luogo il cosiddetto roaming, fenomeno che
si verifica quando il telefono intercettato passa sulla scheda
di un altro gestore telefonico e, in secondo luogo, la difficolta`
dell’intercettazione di telefoni satellitari, attualmente
possibile solo in pochi casi. Al genere di intercettazioni
telefoniche ricordate si aggiungono le intercettazioni telematiche,
ossia le intercettazioni delle linee di trasmissione di dati,
quelle cioe` svolte attraverso un computer e il cosiddetto
voice Over IP, grazie a determinati software. Uno di questi
software, forse il piu` diffuso, e` scaricabile gratuitamente
da Internet; e` chiamato Skype e adotta un sistema di trasmissione
dati criptato, motivo per cui per il momento non sarebbe intercettabile.
Per la parte concernente gli sms e gli mms, il prefetto Panza
segnalava la intercettabilita` dei primi allo stesso modo
di una comunicazione telefonica, mentre per i secondi indicava
la necessita` di un’attivita` intercettativa piu` sofisticata.
Ancora per gli aspetti piu` generali, il prefetto precisava
che per l’intercettazione di telefonia mobile si utilizzano
due procedure, la localizzazione e il monitoraggio. Quando
l’utenza telefonica e` in movimento, gli spostamenti sono
calcolati sulla base della cella della rete telefonica mobile
attiva in quel momento.
Alcuni gestori, come Tim, sono attualmente in grado di indicare
la georeferenziazione, ovvero il punto preciso sulla cartina
geografica in cui si trova il telefonino in un determinato
momento.
Il
prefetto poi ricordava che tutta l’attivita` connessa all’intercettazione,
dalle apparecchiature alla linee telefoniche, dall’istallazione
dei cosiddetti microfoni direzionali al supporto all’attivita`
intrusiva, e` svolta da ditte private che accompagnano la
polizia giudiziaria. Normalmente la tecnica del microfono
e` scarsamente utilizzata, perche´ abitualmente il luogo ove
si svolge l’azione che e` sottoposta ad intercettazione ambientale
e` quasi sempre servito da una linea telefonica o accoppiato
con un trasmettitore gsm, cosicche´ l’intercettazione puo`
avvenire piu` semplicemente tramite una linea telefonica radiomobile.
Quanto
ai costi, il prefetto concludeva segnalando che le intercettazioni
giudiziarie sono interamente a carico del Ministero della
giustizia, mentre per le intercettazioni preventive e` ancora
in corso una difficile trattativa, perche´ sembra che solo
la parte trasmissiva sia a carico del Ministero della giustizia,
mentre il resto dovrebbe essere a carico del Ministero dell’interno.
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