29 giugno 2007

 
     

Intercettazioni : l'Osservatorio sostiene la protesta dei giornalisti
di Rita Guma

L'Osservatorio sulla legalita' e sui diritti sostiene la protesta dei giornalisti, in particolare per quanto riguarda il ddl Mastella sulle intercettazioni.

Per chi come noi difende i diritti, la privacy e' un diritto sacrosanto e va salvaguardato, tuttavia un'informazione libera e completa e' - oltre che un diritto fondamentale del cittadino - un elemento essenziale della democrazia: il cittadino che non sa non puo' valutare e scegliere, quindi e' come una marionetta nelle mani di chi camuffa le informazioni o di chi occulta del tutto - grazie a leggi di comodo - quello che non vuole far sapere.

E il cittadino puo' essere truffato sia in modo ideale (acquisendone il consenso elettorale con l'inganno) che in modo materiale, nel portafoglio. Molte grandi inchieste che hanno rivelato gli affari fatti ai danni dei risparmiatori da parte di malversatori eccellenti - spesso contigui a importanti politici - sono state possibili solo grazie alla conoscenza del contenuto delle intercettazioni.

Il lavoro dei giornalisti permette di far conoscere all'opinione pubblica anche la fondatezza delle inchieste difficili di magistrati coraggiosi che osano sfidare i potenti. Cio' deve essere possibile, altrimenti e' troppo facile - come e' stato fatto in tante occasioni - screditare il magistrato sminuendone l'operato e creare quel clima di isolamento che ha generato in passato vittime come Borsellino, Amato, l'avvocato Ambrosoli o Falcone, il quale infatti diceva "si muore perche' si e' soli".

Ma migliaia sono, in Italia e nel mondo, le storie di persone che - pur non necessariamente uccise - sono state messe in condizione di non nuocere dal potente di turno infastidito dalle loro inchieste (giudiziarie o meno) nell'indifferenza dei cittadini che non erano al corrente di nulla, o addirittura con la condanna generale quando erano state montate campagne diffamatorie ai danni del poveretto che cercava solo di far venire alla luce la verita'.

Ovviamente anche i giornalisti - cosi' come le altre categorie - non sono tutti uguali. C'e' l'onesto e lo scorretto, l'accurato e il superficiale, quello che si pone al servizio del potente e quello libero e coraggioso, per cui e' vero che qualcuno di essi ha fatto o potrebbe fare un uso scorretto delle intercettazioni. Gia' oggi esistono sanzioni, ma si possono anche inasprire o prevedere limitazioni ulteriori.

Tuttavia, cosi' come non si vieta per legge il cibo perche' qualche pietanza fa ingrassare o potrebbe essere guasta e quindi danneggiare qualcuno, cosi' non si puo' vietare in via generale la pubblicazione di informazioni giudiziarie importanti sono perche' c'e' chi ne abusa.

E il paragone non l'ho scelto a caso, perche' l'informazione e' cibo per la mente e la liberta' di espressione e' piu' importante della stessa liberta' fisica, come ci hanno insegnato in ogni epoca dissidenti di ogni colore, che si sono fatti imprigionare e sono stati perseguitati o uccisi pur di dire cio' che pensavano o di divulgare i fatti di cui erano a conoscenza.

Giornalisti in sciopero il 30 giugno

Speciale informazione

Speciale etica e politica

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Intercettazioni : rivelazioni su Fazio scatenano indagini

I politici amici di Calisto Tanzi

Financial Times su Fazio, Bankitalia e intercettazioni

Immunita' parlamentare e intercettazioni telefoniche: sentenza