Riforma
professioni : avvocati insoddisfatti del ddl Mastella
di Mauro W. Giannini
Secondo Michelina Grillo, presidente Oua, la riforma delle professioni presentata dal ministro della giustizia Clemente Mastella ricalca lo spirito del decreto Bersani di luglio, e per quanto riguarda la professione forense, essa viene assimilata all'attivita' d'impresa.
Infatti e' previsto il fallimento delle societa' tra professionisti e fanno cadere il divieto di applicazione alle professioni delle norme del codice civile dedicate all’impresa. Inoltre si lamenta l’eccessiva genericita' del disegno di legge, mentre permette ai laureati triennali l'iscrizione ad un Albo speciale. Tali aspetti, ha sottolineato Grillo, non possono trovare consenso fra gli avvocati.
Il ministro aveva invece definito il provvedimento "di grande portata per tutti i professionisti italiani". Il guardasigilli, intervenendo al Roma ad un convegno su 'La riforma degli ordinamenti professionali. Analisi dei progetti di legge', ha definito quella avviata "una riforma vera".
A giudizio di Mastella i motivi sarebbero tre: perché "valorizza la continuità con le grandi tradizioni del nostro sistema professionale", permettendo ai suoi protagonisti una scelta sostanziale sul piano della competitività e del consolidamento occupazionale; perché "porta l'attenzione del legislatore a tutte le componenti del sistema professionale italiano, finora non esplicitamente oggetto di provvedimenti e di sostegno"; perché, infine, "tende a raggiungere tutte le dimensioni spaziali del sistema professionale, dal centro alla periferia".
Mastella ha inoltre confermato la disponibilità al dialogo con le categorie interessate, ribadendo che la fase dell'ascolto e della concertazione è destinata a rafforzarsi: "una riforma vera, infatti – ha concluso il ministro – si sviluppa insieme ai suoi destinatari". A tale ultima dichiarazione l'avv. Grillo ha commentato "Vedremo se questa volta alle parole seguiranno i fatti".
Il 16 novembre scorso, al termine di un incontro promosso dall'Unione Camere Penali, era stato sottoscritto da esponenti politici sia della maggioranza che dell'opposizione e da rappresentanti dell'avvocatura associata un documento conclusivo che ribadiva la necessita' di una dettagliata disciplina delle professioni forensi.
Il 18 novembre la stessa OUA aveva sottolineato la necessità che gli interventi normativi in itinere, incidenti sulla disciplina della professione, contemplino con chiarezza e con sufficiente specificazione i percorsi finalizzati ad assicurare l'effettività della qualificazione professionale, nonché, pur nell'ambito dell'unico Albo, una dettagliata disciplina delle specializzazioni forensi.
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