Giustizia
: penalisti , taglio fondi , processi non equi
di red
Per la mancanza di stenotipisti si rischia di non poter piu' celebrare i processi davvero equi. L'allarme questa volta non arriva dai magistrati, che pure avevano segnalato il problema piu' volte, ne' dagli stenotipisti stessi, ma dagli avvocati penalisti.
Dopo aver constatato che sono insorte difficolta' "in molte sedi giudiziarie per il taglio dei fondi destinati al servizio", Renato Borzone, presidente del Consiglio delle Camere Penali, ed Ettore Randazzo, presidente dell'Unione Camere Penali, hanno chiesto un incontro con il ministro della Giustizia Roberto Castelli.
Nelle ultime settimane, nelle sedi di Novara, Conca d’Oro, Torre Annunziata e Modica, le locali Camere Penali sono state costrette, a causa del problema, a proclamare lo stato di agitazione (con astensione dalle udienze a Novara e Torre Annunziata)".
A giudizio dei due rappresentanti dell'avvocatura, "si tratta di una questione che riguarda la possibilità stessa di celebrare processi “giusti” e che rischia di compromettere la struttura accusatoria del nostro sistema. Per di più, si tratta di un problema che - prima o poi - potrebbe coinvolgere molte altre sedi giudiziarie".
I due penalisti hanno chiesto ai colleghi avvocati - per un adeguato monitoraggio della situazione - di verificare se nelle diverse sedi giudiziarie sia attivato e funzionante, o sia stato sospeso, un servizio di stenotipia delle udienze (e per quali 'fasi') o se, invece, sia soltanto prevista la registrazione dell’udienza con la successiva trascrizione da parte di societa' specializzate.
Gia' in precedenza l'Organismo Unitario dell'Avvocatura aveva parlato di giustizia lenta e senza risorse, chiedendo anche all'Unione Europea di essere audita sul problema dei ritardi nei processi.
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