NEW del 15 novembre 2005

 
     

Prigioni segrete CIA : Frattini relaziona parlamento UE
di Gabriella Mira Marq

Il Commissario europeo alla giustizia, liberta' e sicurezza, Franco Frattini, ha chiesto agli Stati UE ed a quelli candidati all'adesione di indagare con tutti i mezzi sulle carceri segrete della CIA ed ha detto che ove fosse scoperta la veridicita' delle accuse occorrerebbe trarre conseguenze politiche molto gravi.

Frattini ha confermato davanti al parlamento UE a Strasburgo che "fino ad ora tali fatti non sono stati verificati ne' sono state presentate prove" ed ha aggiunto che "un significativo numero di Stati membri e Paesi candidati gia' hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni che smentiscono categoricamente" tale possibilita'.

Il commissario UE ha detto di essere certo che le informazioni pubblicate dal quotidiano USA 'The Washington Post' sull'esistenza di luoghi di detenzione segreti gestiti dalla CIA in Paesi come Polonia e Romania, presupporrebbe "una conculcazione grave" dei principi e della legislazione europea ed ha ricordato che ricadrebbe sotto l'articolo 6 del Trattato.

Frattini ha detto che l'Unione Europea si basa sul rispetto della democrazia e dei diritti umani e che la violazione di tali principi potrebbe comportare sanzioni politiche gravi. Il commissario UE ha anche ricordato la Convenzione contro la tortura e quella sui diritti umani.

Le affermazioni del vicepresidente della Commissione UE arrivano dopo la valanga di proteste degli eurodeputati perche' la Commissione UE ha deciso di non varare un'inchiesta sulla vicenda. Il commissario italiano ha detto che la Commissione non ha queste competenze ("per farlo avrei bisogno di una prova come le foto di Abu Ghraib") ed ha invitato i singoli Stati ad indagare.

Hanno chiesto un'inchiesta deputati spagnoli, britannici, italiani e francesi. Frattini ha detto che la Commissione non ha poteri da magistrato nazionale, ma che potrebbe seguire gli sviluppi della vicenda e relazionare l'europarlmento.

Un rappresentante della Polonia ha precisato che Varsavia ha negato l'esistenza di carceri segrete, ma questo riguarda il presente, non il passato. Un deputato britannico, Claude Moraes, ha rilevato che la stessa Condoleezza Rice ha voluto un'inchiesta sulla fuga di notizie classificate, fatto che - ha detto l'eurodeputato - di per se' rappresenta una conferma delle accuse del Washington Post.

Secondo il giornale americano che ha riportato le rivelazioni, altre carceri CIA sarebbero state in Thailandia e Afghanistan ed un piccolo centro sarebbe interno alla base di Guantanamo.

Speciale diritti con dossier Abu Ghraib e Guantanamo

Speciale Europa

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