![]() ![]() |
|||
NEW del 06 ottobre
2005
|
|||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
Ex
Cirielli : Corte di Cassazione , allarme prescrizione Il presidente dell'Unione Camere penali Ettore Randazzo commentava alcuni giorni fa che "il problema non sono i dati, visto che è già chiaro che per alcuni reati ci sarà un’'amnistia perenne', la vera questione è che si deve "evitare una legge ingiusta". Per la Cassazione, tuttavia, sono tra il 41 e il 49% i processi che cadrebbero in prescrizione con l'approvazione della della legge cosiddetta 'ex Cirielli' o 'salva-Previti' e sui 24 procedimenti pendenti in Corte di Cassazione per reati di corruzione ne verrebbero prescritti 21. Secondo i dati trasmessi dal primo presidente della Suprema Corte Nicola Marvulli, poi, fra l'81 e l'88% dei reati di corruzione sarebbe prescritto, ma anche i processi per truffa (tra il 52,7 e il 65,3), quelli per usura (64%) e quelli per maltrattamenti domestici (67,1%) cesserebbero senza poter giungere all'accertamento della verita'. "Sappiamo tutti, sia gli addetti ai lavori, che i parlamentari - affermava Randazzo - che tra gli altri guasti nel ddl ex Cirielli c’é certamente un’amnistia perenne per i reati di media entità che sarebbero quasi tutti prescritti in caso di approvazione del ddl dato che il sistema non è in grado di completare utilmente il giudizio. I dati non servono né agli uni per sostenere né agli altri per ostacolare. Bisogna soltanto evitare una legge ingiusta". I penalisti avevano denunciato anche con uno sciopero recente la Vitali - ex Cirielli ed il sistema giudiziario uscito dalle riforme come debole con i forti e forte con i deboli . In sintonia il responsabile della Cisl-penitenziari, Marco Mammucari, secondo cui ci sara' "una ricaduta nefasta' sulle carceri perche' si prevede di cancellare i benefici premiali ai detenuti recidivi che sono l'80% della popolazione carceraria". Intanto, nel pomeriggio di ieri, il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, ha chiesto in una lettera al ministro della Giustizia Roberto Castelli di trasmettere le valutazioni e le stime della Cassazione al Parlamento, ma il guardasigilli e' scettico sui metodi di raccolta dei dati della Corte. Il ministero aveva fornito informazioni meno allarmanti, secondo cui solo un procedimento su tre pendente davanti alle Corte d'Appello rischia di essere interrotto per l'entrata in vigore della legge. Critiche alle elaborazioni del ministro giungono quindi dall'opposizione. L'UdC, che pure fa parte della CdL, ha chiesto una pausa di riflessione prima di votare il testo in Parlamento (anche perche' privilegia la legge elettorale). Secondo il magistrato Fabio Roia - segretario nazionale di Unita' per la Costituzione, la maggiore 'corrente' dell'ANM - "i dati sulla prescrizione dei processi forniti dalla Corte di Cassazione (e stimati per difetto) confermano la forte preoccupazione di tutti i magistrati impegnati nell'esercizio della giurisdizione penale". A giudizio del magistrato, "al di là del forte messaggio 'perdonistico' che verrebbe lanciato dall'iniziativa legislativa - che costituirebbe un incentivo per gli imputati a non scegliere riti alternativi per raggiungere l'obiettivo della prescrizione dell'illecito, in un sistema processuale penale inefficiente e non migliorato quanto a riforme o investimenti,- occorre sottolineare come tutto il lavoro delle forze di polizia, del personale amministrativo e di supporto verrebbe vanificato con conseguente inevitabile accrescimento di quel senso di frustrazione che già pervade il sistema giustizia per la sua inefficienza". A giudizio di Roia, "alcuni settori di intervento -che hanno visto l'impegno non solo giudiziario di magistrati e avvocati ma anche sociale di servizi, operatori pubblici e privati - rischiano addirittura l'annullamento con una preoccupante valenza culturale di controtendenza. Ci si riferisce in particolare alle situazioni di violenza domestica laddove il reato di maltrattamenti in famiglia (che prevede una pena massima di cinque anni di reclusione) viene sottoposto ad un regime di prescrizione più breve rispetto a quello attuale". Ne risulta quindi "una legittimazione indotta ad usare violenze sui soggetti deboli (solitamente donne e bambini)". "L'invocato rigore - conclude il magistrato - non troverebbe applicazione proprio in quel settore della media criminalità (contraffazione di documenti, immigrazione clandestina) che viene avvertito - da taluni - come particolarmente importante per la sicurezza dei cittadini". ___________ NB:
I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE
E LINKANDO
|
Critiche alle riforme della giustizia da: |