Auschwitz
: il Papa , no ad ideologie di razzismo e terrorismo
di Elisa Mabrito
In occasione del sessantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia, Giovanni Paolo II ha rivolto un appello al mondo a restare vigili di fronte alle "ideologie che giustificano la possibilita' di violare la dignita' umana", con particolare riferimento a quelle che "in nome della religione hanno fatto ricorso all'abuso di potere e al terrorismo".
"Non e' permesso a nessuno di passare con indifferenza davanti alla tragedia della Shoah", ha ammonito il Papa. "Questo tentativo di distruzione sistematica di tutto il popolo ebraico - prosegue Giovanni Paolo II - resta un'ombra sull'Europa e sul mondo intero; e' un crimine che marchia per sempre la storia dell'umanita'".
"Esso suona, sia oggi che per l'avvenire, come un avvertimento: non si deve mai cedere davanti alle ideologie che giustificano la possibilita' di violare la dignita' umana e si fondano sulle differenze di razza, di colore della pelle, di lingua o di religione", ha aggiunto il Papa, rinnovando "questo appello a tutti, e particolarmente a coloro che, in nome della religione, hanno fatto ricorso agli abusi di potere ed al terrorismo".
Il Papa ha ricordato i milioni di persone che, senza colpe, hanno sopportato "sofferenze disumane" e sono state "annientate nelle camere a gas e nei forni crematori", ma ha voluto ricordare, accanto a questa "indescrivibile accumulazione di male" le "manifestazioni eroiche di adesione al bene".
Il messaggio di Giovanni Paolo II - scritto in Polacco - ha ricordato anche la visita del Papa al campo di Auschwitz-Birkenau, avvenuta in occasione del viaggio nella sua terra natale - la Polonia - nel 1979, all'inizio del suo pontificato.
Il messaggio e' stato trasmesso dall'emissario del Papa in Polonia, il Cardinale francese Jean-Marie Lustiger, al nunzio apostolico in Polonia Jozef Kowalczyk che lo ha letto durante la cerimonia di commemorazione nel campo.
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