NOTIZIARIO del 20 gennaio 2005

 
     

Nazismo e comunismo : legittimi simboli legati alla violenza ?

Alla cortese attenzione della Redazione di Osservatorio sulla legalità.
A proposito dell'uso di simboli considerabili incitatori di violenza, mi chiedo - e rivolgo a Voi la domanda per mia incompetenza -, se sia legittimo proporre in elezioni democratiche simboli legati storicamente a rivoluzioni, guerre civili e forme esplicite di lotta sociale, anzichè di cooperazione armonica delle diverse parti sociali.

Come l'ideologia nazista, anche l'ideologia comunista, infatti, instillò l'odio per meglio dominare le diverse componenti della società civile; componenti che, per loro stesso interesse, risultano tutte egualmente impegnate nel miglioramento delle comuni e concrete condizioni di vita.

Cordialmente

Maria Vittoria Cavina

Risponde Rita Guma*

Gentile Signora,

colgo l'occasione della sua interessante domanda per qualche considerazione.

A parte il caso della Germania, in cui la scelta dell'abolizione del simbolo nazista ha una valenza fortemente simbolica e mostra la volonta' dei Tedeschi di condannare azioni compiute dal proprio Paese in passato, andrebbe esaminata a fondo l'abolizione dei simboli del nazismo proposta da Frattini e, trasversalmente, da diversi parlamentari europei, per valutare se essa non confligga con la liberta' di espressione.

Incitare all'odio e al razzismo con le parole e' un conto, ma un simbolo puo' essere usato a tanti scopi: irridente, satirico, di condanna, non necessariamente di apologia o riconoscimento. Inoltre, a mio avviso, non e' negando l'uso di un simbolo che si limita un'idea, anzi talora puo' essere il contrario. La tolleranza, il rispetto, sono un fatto culturale, ed e' il fattore educativo che andrebbe implementato, non quello repressivo.

Sulla questione dell'incitamento alla violenza, va invece fatta un'importante distinzione fra nazismo e comunismo. Purtroppo, infatti, la questione del nazismo appare (e viene fatta apparire) come una questione destra-sinistra, ma non e' cosi'.

Anche alcune religioni si sono rese responsabili in passato di violenze, persecuzioni e massacri: vale per il Cristianesimo e vale per l'Islam. Ma oggi la croce e la mezzaluna sono anche simboli di associazioni internazionali di soccorso, oltre che apparire in bandiere e stemmi di partito. E la falce e il martello rappresentano il lavoro nei campi e quello nelle fabbriche, fatti onorevoli, non negativi. Non e' quindi un problema di legame storico con fatti violenti e quindi di implicito incitamento alla violenza.

Cio' che e' davvero grave nel nazismo e' la teorizzazione del predominio di una "razza" sull'altra, il razzismo, la classificazione degli uomini in inferiori e superiori.

In questo senso, anche se il Nazismo non avesse ucciso nemmeno un uomo, sarebbe stata comunque una gravissima violazione della dignita' umana, ed una violenza, con l'esclusione di alcuni da determinati ruoli nella societa' e da certi spazi pubblici, con la stella gialla o il triangolo rosa, i ghetti, le schiavitu' etc etc etc

Diverso e' il caso del comunismo, che invece contrapponeva fra loro classi e non teorizzava inferiorita', ma interessi contrapposti. Anche in quel caso, certo, la lotta di classe - peraltro spesso esasperata dalle condizioni di sfruttamento ed indigenza in cui venivano tenute le "classi inferiori" -, si e' trasformata in odio e violenza, o dittatori hanno usato in modo distorto quella che era un'idea (discutibile quanto si vuole, ma non di per se' sanguinaria) per fini di affermazione personale che prevedevano torture, epurazioni, stragi e cosi' via.

Ma vi sono state anche dittature di destra, nate dalla deviazione delle idee liberali, che hanno commesso massacri, abusi e altri crimini. Tuttavia si sono scagliate contro gli oppositori politici, non contro "inferiori", e non hanno nulla a che spartire, quindi, con il nazismo. Di queste, nei vari Paesi del mondo, non si chiede l'abolizione dei simboli, ove legati a persone e partiti oggi pacifici e ripettosi degli altri, altrimento forse non avremmo piu' nemmeno alcune bandiere di Stati. Si perseguono invece i responsabili di quei delitti.

Insomma, la negativita' del nazismo e' un fatto intrinseco, non solo storico.

Per venire infine all'aspetto della legittimita', si', e' perfettamente legittimo usare simboli come quelli sopradescritti - al di la' del fatto che nel tempo siano stati associati a fatti sanguinosi, in ossequio alla liberta' di espressione sancita dall'articolo 21 della Costituzione.

Il divieto di ricostituzione invece di partiti che teorizzino una inferiorita' (fascista e nazista, divieto esistente non solo in Italia) e' in linea con la Carta dei diritti dell'uomo, con al Carta dei diritti europea e con la nostra Costituzione, che si fondano sul rispetto della dignita' umana e sull'uguaglianza fra gli uomini, in assoluto e di fronte alla legge.

* Presidente nazionale Osservatorio sulla legalita' e sui diritti Onlus

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