NOTIZIARIO del 23 giugno 2004

 
     

Dialogo fra culture ed editoria : un mondo migliore
di Carla Amato

"Editoria per un mondo migliore" e' il motto del ventisettesimo congresso dell'associazione internazionale degli editori iniziato il 21 giugno e che si concludera' domani a Berlino.

Il congresso - che si sviluppa attraverso dibattiti, workshop e conferenze - si tiene ogni quattro anni ed e' quindi piu' di un secolo che gli editori di tutto il mondo si incontrano per scambiarsi esperienze e vedute.

I lavori del congresso sono stati introdotti da Viviane Reding, reponsabile all'educazione ed alla cultura della Commissione europea, che ha illustrato alcuni futuri obiettivi della commissione, come accrescere la mobilita' transnazionale degli operatori nel settore culturale, facilitare la circolazione internazionale delle opere d'arte ed incoraggiare il dialogo interculturale.

L'appuntamento e' quest'anno particolarmente importante non solo per chi guarda alla liberta' di stampa, perche' si focalizza sul dialogo fra culture. In particolare questo discorso verra' affrontato domani con la giornata di chiusura, intitolata: "Creando la comprensione fra culture - Libri e strumenti per promuovere la coesistenza culturale".

L'associazione internazionale degli editori tiene a ribadire che la creazione di comprensione fra culture e' una sua finalita' fondamentale. Interverranno sul tema il teologo Hans Küng, la scrittrice e speciale ambasciatrice dell'UNESCO Waris Dirie, e l'autore serbo Dzevad Karahasan.

Insignito del premio Leipzig Book 2004 per la comprensione fra culture europee, Karahasan parlera' del ruolo della scrittura nel dialogo fra culture.

Significativa sara' la testimonianza di Waris Dirie, che nel suo bestseller 'Fiore del deserto', ha descritto la sua esperienza di Somala e denunciato la mutilazione genitale rituale cui tante giovani donne sono forzate in quella parte del mondo.

Atteso anche l'intervento di Hans Küng, che ha gia' suscitato un gran dibattito nella pubblica opinione con il suo libro riguardante la Chiesa cattolica e con la creazione di una Fondazione di etica globale per un sistema coordinato fra le religioni di tutti i popoli che egli ritiene essenziale contributo alla pace nel mondo.

Ed e' risaputo a tutti coloro che operano sui delicati fronti multiculturali che il dialogo fra culture e' una via obbligata verso la pace. Che chi fa cultura e informazione condivida questa idea e questo obbiettivo ci da' una concreta speranza.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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