NOTIZIARIO del 11 ottobre 2004

 
     

Afghanistan : scrutinio fermo , ONU tratta con avversari Karzai
di red

Le autorita' afghane hanno deciso di ritardare di un giorno il riconteggio dei voti per fare delle verifiche su possibili irregolarita' e cercare un accordo con i candidati che hanno chiesto l'annullamento delle elezioni.

Alcuni rivali di Karzai hanno deciso di ritirare la loro richiesta, ma gli altri rifiutano di accettare i risultati di un'inchiesta ufficiale. Fra questi Yunus Qanoni, il principale avversario dell'attuale presidente, Hamid Karzai. Ultan Mohamad Bahen, portavoce della commissione elettorale, ha detto che si sta esaminando una istanza di Yunus Qanoni in relazione alle condizioni metereologiche nel giorno delle elezioni che hanno impedito ad alcuni elettori di votare a causa della neve.

Le trattative riguardano per il resto la questione dell'inchiostro indelebile "segnavotanti" risultato facilmente lavabile ed una eventuale riapertura di alcune sezioni elettorali per permettere di votare ad alcuni candidati che si erano rifiutati di farlo per protesta contro le irregolarita', secondo quanto dichiarato da Hamid Nori, responsabile della campagna di Qanoni.

Inoltre, in alcune regioni non molto favorevoli a Karzai, e' stata denunciata la sparizione di urne e schede, e si e' pensato ad un piano per ridurre i voti contrari al presidente uscente.

L'ONU, che ha supervisionato le operazioni di voto - e l'OSCE - presente come osservatore - si erano pronunciate ieri positivamente sulle elezioni, definendole democratiche e regolari e dicendo che le richieste di annullamento erano ingiustificate. Lo stesso presidente Karzai ha respinto le accuse di irregolarita', ma intanto i migliaia di scrutatori ingaggiati per l'occasione sono fermi in attesa di decisioni superiori.

Fra l'altro l'ONU sta esaminando la richiesta di un'inchiesta da parte dei numerosi candidati minoritari, anche perche' un ritorno alle urne potrebbe mettere a rischio gli elettori, dato che i terroristi hanno piu' volte minacciato di voler attentare alle elezioni ed invece sabato non si e' verificato nessun attacco.

Oggi giungera' a Kabul il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, proveniente dal Pakistan. La Germania - che ha ospitato alcuni mesi fa la conferenza dei donatori per l'Afghanistan - partecipa alla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) con 2000 soldati e coordina l'addestramento della polizia locale.

Afghanistan: il problema del voto segreto e democratico


by www.osservatoriosullalegalita.org

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