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NOTIZIARIO del 01
novembre 2004
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Tel
Aviv : attentato mercato , condanna di Yasser Arafat Un kamikaze palestinese che indossava una cintura contenente 5 chili di esplosivo si e' fatto esplodere questa mattina nel grande mercato all'aperto nel centro di Tel Aviv, causando almeno 3 morti e 32 feriti, secondo la polizia ed i soccorritori israeliani. Il Fronte Popolare di liberazione della Palestina, una fazione dell'Organizzazione di liberazione della Palestina ( OLP ), ha rivendicato l'attentato con una telefonata all'Associated Press. Il gruppo ha indentificato il kamikaze come Eli Amer Alfar, giovane di 16 anni originario del campo di rifugiati di Askar, in Cisgiordania. Il primo ministro Ariel Sharon si trovava alla Knesset quando e' stato informato dell'accaduto. Il ministro palestinese Saeb Erekat ha subito condannato questa azione, aggiungendo: "Esortiamo la comunita' internazionale a fare tutte le pressioni per rilanciare il processo di pace fra Israeliani e Palestinesi, che e' il solo mezzo per spezzare questo ciclo perverso di violenza". Anche Yasser Arafat ha condannato l'attentato dal suo letto d'ospedale, attraverso le parole del suo portavoce Nabil Abu Rdeneh "chiedendo a tutte le fazioni palestinesi di evitare di colpire dei civili israeliani". Si tratta del centosedicesimo attentato suicida dall'inizio della seconda Intifada, nel settembre 2000 e del primo in Israele dal 31 agosto scorso, quando dei militanti avevano fatto esplodere simultaneamente due autocarri a Beer Sheva, causando 16 morti.
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Terroristi: non solo islamici e non solo kamikaze palestinesi
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