NOTIZIARIO del 08 luglio 2004

 
     

Israele : bomba a Tel Aviv , donna morta e feriti
di red

Una bomba scoppiata presso una stazione degli autobus di Tel Aviv ha ucciso una donna ferendo altre quindici persone, secondo la radio militare israeliana. Alcuni dei feriti versano in gravi condizioni. Lo scoppio e' avvenuto vicino all'ex terminal dei bus della capitale.

Il capo della polizia Yossi Sedbon ha detto alla radio che l'evidenza suggerisce che un ordigno esplosivo sia stato piazzato durante le prime ore del mattino. "Non si tratta di un kamikaze - ha detto il funzionario - ma di un dispositivo piazzato accanto alla stazione degli autobus".

L'attentato e' stato rivendicato dalle Brigate dei martiri di Al Aqsa. Un portavoce anonimo del gruppo ha fatto riferimento ai crimini commessi da Israele nella citta' di Nablus, nella West Bank, e nella striscia di Gaza, dove anche di recente vi sono stati raid israeliani per scovare i tunnel attraverso i quali passano le armi e gli esplosivi in ingresso nel Paese.

L'esplosione giunge dopo che alcuni Palestinesi - fra cui una ragazzina - sono stati uccisi da soldati israeliani sabato a Rafah, ed una donna incinta palestinese e' stata colpita da armi da fuoco a Bait Hanun.

I fatti di sangue di questi giorni fanno da contrappunto alla battaglia legale che si sta consumando fra Sharon e l'ONU.

La Corte di Giustizia internazionale de L'Aja ha infatti bocciato il muro voluto dal premier israeliano per violazioni al diritto internazionale ed ha evidenziato i danni arrecati ai Palestinesi, chiedendone l'abbattimento, ma Sharon - che ha gia' dovuto cambiare il percorso del muro in ottemperanza alla sentenza della Corte Suprema d'Israele - ha risposto che il muro e' necessario e che non intende dar seguito alla sentenza de L'Aja, non riconoscendone la legittimita'.

Israele ha gia' costruito circa 200 chilometri di barriera sugli oltre 700 previsti dal progetto. Ufficialmente il muro viene eretto per impedire ai kamikaze palestinesi di entrare nel suo territorio, ed i servizi segreti israeliani affermano che la barriera ha gia' permesso di ridurre gli attentati del 90%, ma i Palestinesi invece ritengono la costruzione del muro un metodo subdolo per annettere territori che da anni appartengono alla loro gente.

I Palestinesi interessati dalla questione sono 45000. Mohammed Dahleh, l'avvocato che rappresentava i villaggi ricorrenti, disse, in occasione della sentenza della Corte Suprema, che essa era "piu' importante di quella de L'Aja" perche' sarebbe stata seguita.

L'Europa appoggia la sentenza de L'Aja, mentre l'amministrazione Bush sostiene le ragioni di Sharon. E' dell'ultim'ora un appello del segretario generale dell'ONU Kofi Annan affinche' Israele dia applicazione alla sentenza.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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