NOTIZIARIO del 15 aprile 2004

 
     

Prodi , Kerry , Frattini : tutti pazzi per l'ONU
di Rita Guma

Finalmente i politici sembrano ricordarsi che esiste l'ONU. Le Nazioni Unite, che sono diventate divise quando si e' trattato di entrare in guerra illegalmente, ridiventano importanti, e per molti fondamentali.

Hanno cominciato il Papa e Ciampi, nonche' i leader delle Nazioni che avevano avversato la guerra. Zapatero, senza neppure diventare premier, ha promesso di lasciare l'Iraq se l'ONU non fosse stata piu' coinvolta. Il candidato democratico in pectore John Kerry aveva proposto il passaggio del potere politico a Brahimi, funzionario ONU che gia' ha operato in Iraq e che potrebbe sostituire l'americano Bremer.

Prodi si e' ricordato del suo ruolo di presidente della commissione UE pochi giorni fa, e prima ha condannato l'occupazione in Iraq come illegale, poi ha scoperto che la soluzione era l'ONU. Infine persino Frattini ha tirato fuori dal cilindro una maggior presenza delle Nazioni Unite.

Proprio mentre la Croce Rossa abbandona il paese e l'ONU - che gia' ha dovuto abbandonarlo, avendo pagato un alto prezzo in termini di vite umane nell'attentato dello scorso anno a Baghdad - esprime attraverso il suo segretario generale Kofi Annan la preoccupazione di non poter entrare in un Paese cosi' instabile e insicuro, Frattini ha l'idea geniale per risolvere la situazione.

E cosi' le Nazioni divise ridiventano unite nel momento di rattoppare una situazione gravissima, che vede la sensibilita' del mondo islamico sconvolta, da un lato dalle notizie e immagini delle uccisioni di militanti e civili islamici a Falluja, Baghdad e Najaf, dall'altro dal sospetto che circonda i Musulmani in quanto considerati tutti potenziali terroristi anche quando ben integrati nei Paesi occidentali.

L'ONU ridiventa necessario per tamponare i mali di un Paese distrutto dove ancora gli USA vogliono poter gestire, e per sostituire i singoli Paesi in fuga: Russia, Cina, Francia, Spagna.

Le qualita' di uno statista, ma che dico, anche di un modesto politico di provincia, dovrebbero includere la capacita' di gestire, un po' di diplomazia ed un pizzico di lungimiranza. Tanto piu' in alto si va, tanto piu' si dovrebbero riscontrare queste qualita' in chi governa.

Panorama si lanciava ieri in una descrizione del ministro Frattini come di un eroe dei due mondi, quando anche grazie alla sua azione quattro vite erano in gioco, le nostre truppe si trovano in una difficile situazione, e poco dopo si e' saputo dell'uccisione di uno degli ostaggi Italiani.

Ma Frattini ha mostrato capacita' di gestire, diplomazia e lungimiranza? E le hanno dimostrate Bush e Blair?

Quanti pareri ho letto (e scritto), prima della guerra, che mettevano in guardia gli occidentali dall'intraprendere un confronto con una guerriglia che fa della morte una gratificazione. Ma i governanti occidentali non hanno avuto alcun dubbio.

Dopo la conferenza stampa pubblica di Bush di due sere fa, 'The Washington Post' e 'The New York Times' ne criticavano l'incapacita' di ammettere i suoi errori e la boriosita' nel proporre soluzioni a problemi da lui stesso generati. Non e' molto diverso per i politici di casa nostra.

A questo punto a quale ONU chiederemo la soluzione del problema? A quel puzzle di Paesi che in Iraq ci sono stati con le loro truppe, i loro fucili e i loro elicotteri? Alla direzione di Kofi Annan, su cui si addensano le ombre dello scandalo Oil for food per gli aiuti all'Iraq?

A mio parere solo se gli altri Paesi arabi saranno messi in grado di farsi carico di una buona parte dell'onere politico e diplomatico in Iraq si riuscira' a rendere credibile ed accettabile anche per le popolazioni locali una azione di recupero della situazione irachena.

Sembra gradita la presenza di una delegazione iraniana a Baghdad in questi giorni, e molto responsabile e' stata l'azione dei Musulmani britannici dopo l'11 marzo, nonche' quella dell'Egitto di far trovare ai Paesi arabi una via comune sui principali temi sul tavolo.

Ma - a parte le divisioni interne allo stesso mondo arabo, forse superabili anche con una maggior disponibilita' da parte dei nostri governanti - quanti Stati occidentali accetterebbero un simile recupero di sovranita'?

by www.osservatoriosullalegalita.org

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I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

Iraq: mondo arabo in tensione

ONU: lo scandalo Oil for food

La lettera del Consiglio musulmano britannico

La proposta di Kerry

La conferenza stampa di Bush