11 luglio 2007

 
     

Voli CIA , scandalo in Germania : governo tedesco favori' gli USA ?
di R. Guillermo e G. Alliani

Perche' la Germania non ha chiesto agli USA la prevista indennita'per i 390 voli illegali nel suo spazio aereo? E' questo l'interrogativo di queste ore a Berlino: l'ex governo tedesco di Gerhard Schröder e' sotto accusa per aver ignorato tali voli di extraordinary renditions contrari alla legge tedesca.

I voli sono stati resi possibili con l'uso del codice "ATFM exent", un codice di precedenza equivalente ai lampeggianti delle ambulanze o delle auto blu usato dalle linee aeree per segnalare un volo con a bordo un malato, passeggeri gravemente feriti, oppure un capo di Stato.

Il 19 luglio 2002, un jet commerciale della Gulfstream e' partito da Francoforte sul Meno per Amman, in Giordania. Il volo ha ricevuto il codice di precedenza, anche se non trasportava pazienti ne' statisti, ma una squadra della CIA che aveva "preso in custodia" un sospetto di terrorismo della Mauritania e lo ha poi portato a Guántánamo. Insomma, un rapimento camuffato da volo di salvataggio.

Il giornale tedesco Der Spiegel ha ottenuto le liste complete dei programmi di volo dei voli segreti CIA nello spazio aereo tedesco, da cui risultano 390 decolli e atterraggi di velivoli CIA negli aeroporti della Germania fra il 2002 e il 2006. I documenti inoltre mostrano che il camuffamento dei voli faceva parte di un sistema destinato a superare con facilita' le complicate regole di approvazione. Se la CIA avesse registrato correttamente i programmi di volo, le sarebbe stato chiesto di fornire i particolari sullo scopo dei voli e sarebbe emerso in qualche modo che si trattava di rapimenti o di 'guerra al terrorismo', per cui il Dipartimento areonautico federale tedesco si sarebbe quantomeno insospettito.

Lo scandalo esploso in Germania ha generato la necessita' di una commissione parlamentare che compia un'inchiesta, nonche' di un'indagine dell'agenzia di intelligence estera tedesca. Sara' Joachim Jacob, un ex commissario federale sulla privacy, l'inquirente speciale sulla questione dei voli segreti della CIA che gia' da anni vede al lavoro la magistratura tedesca. Il lavoro di Jacob sara' determinare quanto sapesse l'allora governo tedesco sui voli che il relatore del Consiglio d'Europa sulla materia, Dick Marty, ha definito "una serie di atti illegali" della CIA, e verifichera' perche' il governo tedesco ha tenuto la bocca chiusa sui voli.

Secondo un portavoce, il governo "non ha avuto conoscenza di tali trasporti" ed ha tratto le sue informazioni dalle inchieste dei media. Secondo i documenti interni, l'ex ministro dell'interno Otto Schily era direttamente a conoscenza, nel febbraio 2005, di varie notizie stampa circa gli agenti del servizio segreto degli Stati Uniti. Per questo, Bernhard Falk, il vicedirettore dell'ufficio federale tedesco di indagine criminale, scrisse al ministero dell'interno chiedendogli di informarne i funzionari e mettere i rapporti a disposizione di altri dipartimenti potenzialmente tacciabili di tali accuse.

Ma c'e' un altro aspetto della vicenda. Secondo la legge areonautica tedesca, la dichiarazione falsa sui voli comporta il pagamento di indennita' che variano da €10.000 a €25.000. Considerando tutti i 390 voli, si arriverebbe ad ammende fra i 4 e i 10 milioni di euro, ma ad oggi nulla e' stato chiesto. Le autorita' tedesche hanno invece perseguito nel 2006 ben 30 volazioni simili a quelle commesse dalla CIA, comminando il pagamento di indennita' imponenti in 27 casi. Ma la divisione investigativa ha negato la sua negligenza, sottolineando di non aver ricevuto dal ministero dei trasporti tedesco alcuna richiesta di analizzare i voli della CIA.

La stampa tedesca si chiede se si tratti di un occhio di riguardo per lo "zio Sam".

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