31 maggio 2007

 
     

Torture : esperti della difesa USA criticano interrogatori duri CIA
di Rico Guillermo*

Piovono critiche sui metodi dell'amministrazione Bush per ottenere informazioni dai prigionieri, detenerli e processarli. E a criticare non sono come sempre le organizzazioni per i diritti umani, ma gli esperti dell'ONU e degli stessi Stati Uniti.

Mentre l'amministrazione Bush completa le nuove regole segrete sugli interrogatori, infatti, un gruppo di esperti delle agenzie di intelligence stanno sostenendo che le tecniche dure usate dall'apoca degli attacchi terroristici del 2001 sono superate, improvvisate e inaffidabili. Gli psicologi ed altri esperti, incaricati dall'Ufficio scientifico dell'intelligence criticano che a cinque anni dall'11 settembre l'amministrazione Bush non abbia ancora generato un team addestrato sugli interrogatori per ottenere i segreti dai sospetti di terrorismo e che, mentre ogni anno si spendono miliardi per aggiornare i satelliti e gli altri macchinari spia ad alta tecnologia, i metodi di interrogatorio - probabilmente la fonte piu' importante di informazioni sui gruppi come Al Qaeda - sono rimasti agli anni 50 o peggio sono modellati sulle vecchie pratiche sovietiche.

Alcuni dei partecipanti allo studio sostengono che l'interrogatorio dovrebbe essere ristrutturato sfruttando lezioni provenienti da molti campi, compresi i trucchi dei detective della omicidi, le tecniche di vendita piu' convincenti ed i modelli della storia americana. In un rapporto preliminare di 325 pagine completato in dicembre, i ricercatori hanno evidenziato che le prove che i metodi duri producano una migliore intelligence sono insufficienti: "C'e' un presupposto - che passa spesso per buonsenso - che piu' dolore si e' inflitto a qualcuno, piu' e' probabile che ceda", ha detto Randy Borum, uno psicologo all'università della Florida del sud che, come vari altri partecipanti allo studio, e' un consulente del Dipartimento della difesa.

Il New York Times ricorda che uno studio di Harvard del 2005 ha sostenuto l'uso selettivo delle tecniche "altamente coercive". Poiche' l'addestramento degli agenti CIA e' stato sviluppato durante la guerra fredda, le tecniche poi adottate dall'agenzia e dagli agenti speciali in Iraq sono state basate, almeno in parte, su come si credeva che l'Unione Sovietica ed i suoi alleati trattassero i prigionieri. Le tecniche usate per anni hanno quindi incluso posizioni forzate, esposizione al calore, privazione del sonno e affogamento.

Ma alcuni degli esperti coinvolti nella revisione degli interrogatori dicono che durante la seconda guerra mondiale i prigionieri tedeschi e giapponesi sono stati interrogati efficacemente senza coercizione. "Abbiamo una letteratura intera di scienze sociali sulla persuasione", ha detto Borum. Robert F. Coulam, un ricercatore universitario e avvocato partecipante allo studio, ha detto al New York Times che il lavoro piu' vigoroso del governo sugli interrogatori fatto fin qui e' stato cercare giustificazioni legali per le tattiche dure.

Secondo il New York Times, un rapporto sugli abusi sui detenuti dell'ispettore generale della difesa, completato in agosto ma declassificato solo il 18 maggio, fornisce nuovi particolari di come l'addestramento militare era costruito ad uso degli interrogatori americani. Dice che fin da 2002, gli addestratori ed alcuni ufficiali dei servizi segreti si erano opposti con veemenza all'uso delle tecniche dure, ma le loro proteste sono state ignorate. Un ex interrogatore dell'aeronautica che ha partecipato allo studio, ha detto che gli errori dei cinque anni scorsi "hanno reso l'interrogatorio sinonimo di tortura nelle menti di molta gente", ma che il gruppo di lavoro ha voluto riorientare il dibattito verso il futuro dell'interrogatorio portandolo "fino al livello di professionalita' di altre discipline di intelligence".

Ma se questi esperti si preoccupano per l'efficacia degli interrogatori (sebbene le loro proposte avrebbero ricaduta anche sull'umanita' del trattamento), altrove stanno emergendo preoccupazioni etiche da parte di funzionari di governo attuali e precedenti. L'alto comandante in Iraq, il generatore David il H. Petraeus, ha trasmesso una lettera alle truppe in cui si afferma che "i metodi convenienti" che usano la forza hanno violato i valori americani. In una conferenza stampa, il mese corso, Philip D. Zelikow, ex consigliere al ministro Condoleezza Rice ha definito "immorali" alcune tattiche di interrogatorio usate dalla CIA e dal Pentagono.

Si pensa tuttavia che sebbene il nuovo regolamento per gli interrogatori della CIA dell'amministrazione Bush vietera' le tecniche piu' dure usate nel passato, compresa la tattica di affogamento simulatoa, esso autorizzera' alcuni metodi che vanno oltre quelli permessi nel manuale da campo dell'esercito. Il presidente Bush ha insistito che quelle tecniche sono cruciali, e non e' il solo, essendoci persino una serie televisiva che teorizza come la pressione ed il dolore su un prigioniero produrranno informazioni importanti.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale Guantanamo e Abu Ghraib

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