23 giugno 2007

 
     

USA : direttore della CIA ammette gravi abusi dell'agenzia
di Rico Guillermo*

La CIA ha commesso degli abusi, tra i quali figura anche il tentato omicidio, ed ora mettera' in piazza i suoi panni sporchi. Lo ha detto giovedi' il direttore della CIA, Michael V. Hayden.

L'agenzia di intelligence americana declassifichera' infatti centinaia di pagine tenute a lungo segrete che documentano un quarto di secolo di tentativi di omicidio oltremare, di spionaggio domestico, di rapine e infiltrazioni in gruppi di sinistra dagli anni '50 agli anni '70. I documenti, che saranno resi pubblici la settimana prossima, includono anche note su irruzioni e furti, sull'apertura di posta riservata diretta o proveniente da Cina ed Unione Sovietica, su intercettazioni e sorveglianza di giornalisti e su una serie di prove non consentite sui civili degli Stati Uniti, compreso lo studio della reazione a determinate droghe.

I documenti erano stati cercati per decenni dagli storici, dai giornalisti e dai teorici della cospirazione e sono stati l'argomento di molte inutili richieste che si richiamavano alla Legge sulle informazioni. In previsione del rilascio, l'archivio sulla sicurezza nazionale dell'universitą George Washington ha pubblicato un altro insieme di documenti che partono dal gennaio 1975, che dettagliano le discussioni interne al governo sugli abusi e descrivono un crescente senso di panico all'interno dell'amministrazione del presidente Gerald R. Ford quando quelli che il futuro direttore della CIA William E. Colby chiamava "gli scheletri nell'armadio" della CIA avevano cominciato ad essere rivelati dai media.

L'articolo del New York Times a firma Seymour Hersh sull'infiltrazione della CIA nei gruppi pacifisti, pubblicato nel dicembre 1974, era "appena la punta dell'iceberg", secondo l'allora segretario di Stato Henry Kissinger, in base ad un memorandum del 3 gennaio seguente su una conversazione con il presidente. Kissinger avvertiva che se ci fossero state altre rivelazioni sarebbe scorso il sangue e aggiungeva che "ad esempio, Robert Kennedy ha controllato personalmente le operazioni per l'assassinio di Castro", il presidente cubano. Kennedy era stato a quel tempo segretario alla Giustizia.

Preoccupato che le rilevazioni potessero condurre a processi penali, Kissinger aggiungeva che se l'FBI avesse avuto un'autorizzazione a indagare sulla CIA, ci sarebbe stato un caso piu' grave per il Paese che lo scandalo Watergate. Secondo la documentazione dell'archivio George Washington, in una riunione in cui Colby descriveva gli abusi piu' gravi, affermando che erano state fatte "alcune cose che non si sarebbero dovute fare", Ford decideva di nominare una commissione presidenziale sulla materia: "Non desideriamo distruggere ma conservare il CIA. Ma desideriamo assicurarci che le operazioni illegali e quelle che esulano dalla funzione della [CIA] non accadano".

La maggior parte degli avvenimenti e delle operazioni principali presenti nei rapporti sono stati rivelati in dettaglio durante le indagini congressuali che hanno condotto alla riforma generale dell'intelligence, ma si pensa che vi siano altri dati che possano fornire un quadro piu' completo su fatti come la guerra del Vietnam o la partecipazione dell'agenzia alla campagna politica "di sporchi trucchi" di Nixon.

Secondo il Washington Post, le operazioni descritte nei documenti partono dal 1953, quando il personale di controspionaggi della CIA ha iniziato un programma ventennale per selezionare ed in alcuni casi aprire la posta fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica che passava attraverso un aeroporto di New York. Un programma simile, ma a San Francisco, ha intercettato la posta con la Cina dal 1969 al 1972. Ma tale operazione e' proibita dalla legge istitutiva della CIA, che puo' occuparsi solo di estero.

Un documento riassuntivo rivela un programma del 1969 circa gli sforzi della CIA contro "le attivitą internazionali dei radicali e dei militanti neri", per l'infiltrazione di agenti della CIA in gruppi di pacifisti degli Stati Uniti e per il loro invio all'estero come membri accreditati per identificare tutti i contatti stranieri. Per indagare sul sospetto finanziamento da parte dell'Unione Sovietica ad organizzazioni degli Stati Uniti, sono state compilate liste di 10.000 nomi di Americani, tenute per anni negli uffici dell'agenzia. Fra i sorvegliati - fisicamente o tramite intercettazione - anche vari reporter americani.

E' ovvio che, dati gli anni trascorsi, non vi saranno sanzioni penali per chi ordino', autorizzo' o commise le violazioni, tuttavia la declassificazione dei documenti dovrebbe essere la prova della volonta' di Hayden di tracciare una netta linea di separazione dal passato, sebbene il governo attuale, a detta dello stesso direttore dell'archivio sulla sicurezza nazionale, Thomas S. Blanton, non lasci ben sperare.

Sicuramente, pero', il contenuto dei documenti e' una prova in piu' per chi oggi sta combattendo per far luce sulle extraordinary renditions, le prigioni segrete e gli interrogtori brutali della CIA, ammessi peraltro dagli stessi funzionari USA.

* si ringrazia Claudio Giusti

Speciale voli e prigioni CIA

Speciale terrorismo

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