Caso
Abu Omar : Cossiga presenta interpellanza
di Mauro W. Giannini
Il senatore Francesco Cossiga ha presentato ieri una interpellanza parlamentare sul processo per il repimento dell'imam Abu Omar, sul segreto di Stato chiesto dal governo e sui rapporti fra Italia e Stati Uniti sulla questione della lotta al terrorismo.
In essa si chiede di sapere se sia vera la notizia che il Governo della Repubblica avrebbe sollevato conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale contro il pubblico ministero e contro il giudice delle indagini preliminari di Milano in relazione al procedimento penale Abu Omar - Central Intelligence Service - Servizio per le informazioni e per la sicurezza militare "su richiesta e pressione dell'Amministrazione americana".
Si chiede inoltre di sapere "se corrisponda al vero o sia falsa la notizia secondo la quale la Presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe resa nota questa circostanza al Presidente e ad alcuni membri della Corte Costituzionale, informandoli altresì che al Governo della Repubblica nulla importava dell'esito positivo del ricorso, che anzi la sua approvazione sarebbe stata di ostacolo all'intenzione già riservatamente maturata dal Governo, con decisione congiunta del Capo dell'esecutivo, del Ministro degli affari esteri, del Ministro della giustizia e del Ministro dell'interno, di chiedere l'estradizione degli agenti della Central Intelligence Agency incriminati, anche per riaffermare l'indipendenza dell'Italia dagli Stati Uniti, non solo genericamente in politica estera, ma soprattutto nella politica di lotta al terrorismo che esso non condivide".
L'ex presidente della Repubblica chiede inoltre alla presidenza del Consiglio dei ministri "se corrisponda al vero o sia falsa la notizia che sarebbe stata già iniziale intenzione del Governo ritirare il sopra citato ricorso per conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale contro il pubblico ministero e contro il giudice delle indagini preliminari di Milano in relazione al noto procedimento penale Abu Omar - Central Intelligence Service - Servizio per le informazioni e per la sicurezza militare, subito dopo lo svolgimento del G8 e dopo la visita a Roma del Presidente degli Stati Uniti d'America George W. Bush".
Infine Cossiga chiede di sapere "se corrisponda al vero o sia falsa la notizia che il Governo, richiesto per correttezza e collaborazione istituzionale, e salva l'indipendenza del pubblico ministero e del giudice, se potesse creare imbarazzi al Governo che il processo contro gli agenti della Central Intelligence Agency di competenza del giudice di Milano, alla vigilia della visita del Presidente degli Stati Uniti a Roma, avrebbe assicurato i richiedenti che questo evento era anzi auspicato dal Governo per potere nei fatti riaffermare, proprio in occasione della visita del Presidente Bush, l'assoluta indipendenza dell'Italia dagli Stati Uniti, non solo genericamente in politica estera, ma soprattutto nella politica di lotta al terrorismo, politica che esso non condivide".
Le ipotesi sulle quali si interroga il senatore Cossiga contrasterebbero con l'attacco e le accuse portate da alcuni esponenti del governo nelle stesse aule parlamentari ai magistrati milanesi, con la scelta di porre il segreto di Stato sugli atti dei servizi segreti coinvolti nel processo di Milano e con le dichiarazioni del ministro della Giustizia Mastella e dello stesso presidente del Consiglio Romano Prodi sulla vicenda.
Abu Omar, leggi e diritti: Prodi, ma cosa dici?
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