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NEW del 13 dicembre
2006
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UE
consegna premio Sakharov a leader opposizione bielorussa E' la seconda volta in quattro anni che il prestigioso premio Sakharov e' assegnato ad un Bielorusso, in questo caso il leader dell'opposizione e candidato alle recenti presidenziali Aleksandr Milinkevich, in precedenza l'associazione bielorussa dei giornalisti. Ogni anno, il Parlamento assegna il premio per la liberta' di espressione e la difesa dei diritti umani ad organizzazioni e persone che si battono contro l'oppressione, l'intolleranza e l'ingiustizia, allo scopo di sostenere i loro sforzi nella difesa dei diritti dell'uomo, la democrazia e la legalita' nel mondo. Esso prevede anche l'assegnazione di 50 000 euro. Il premio e' stato consegnato ieri a Strasburgo dal presidente del parlamento UE Josep Borrell, che ha dichiarato: "in Europa molto spesso prendiamo i diritti dell'uomo per scontati e godiamo delle nostre liberta' di pensiero, di parol e di credo come di qualcosa di incontestabile e naturale. Tuttavia, ancora troppa gente nel mondo e' privata del suo diritto fondamentale di vivere nella liberta'". "Puņ essere difficile da credere, ma la democrazia e' rifiutata a dieci milione di persone che vivono sul nostro stesso continente, in Europa, in Bielorussia. "Come Europei - ha sottolineato Borrell nel discorso ripreso dal web in inglese delle European Communities - abbiamo un dovere particolare di difendere e promuovere i diritti dell'uomo nel mondo; quindi non dovremmo mai tollerare la violazione della dignita' umana e la soppressione dei valori democratici sul nostro stesso terreno e oltre". Il presidente dell'europarlamento ha aggiunto che il premio Sakharov 2006 manifesta quanto mai questa determinazione, essendo assegnato a Milinkevich, che combatte contro la paura e l'intimidazione che regnano in Bielorussia, trasformandosi in un simbolo di resistenza contro l'oppressione e di speranza per un futuro democratico. Parlando in Bielorusso, Milinkevich ha detto che il premio era non per lui solo ma per tutti i Bielorussi che stanno continuando la loro lotta affinche' la Bielorussia si ricongiunga alla famiglia delle nazioni europee democratiche. Egli ha voluto citare l'ex candidato presidenziale Aliaksandr Kazulin condannato a cinque anni e mezzo di prigione e in sciopero della fame da 50 giorni. Delle figure dell'opposizione Hienadz Karpienka, Yury Zakharanka e Viktar Hantchar, ha detto che sono "spariti senza traccia e crediamo che siano stati assassinati". Milinkevich ha detto che oggi sono questi i metodi usati con i dissenzienti per mantenere il regime, ma ha ricordato come la Bielorussia sia sempre stata un Paese europeo ed anche il primo in Europa ad avere la bozza di una costituzione democratica nel Granducato di Lituania nel sedicesimo secolo. Durante la seconda guerra mondiale, il Paese ha avuto il movimento di resistenza piu' potente in Europa, convolgendo un terzo della popolazione, ed un milione dei sei milioni di ebrei uccisi nell'Olocausto provenivano dalla Bielorussia. Il Paese, ha detto Milinkevich, ha visto la sua identita' nazionale sradicata e la sua memoria storica amputata quando ha accolto favorevolmente l'indipendenza nel 1991, senza rendersi conto che l'indipendenza e la liberta' non sono la stessa cosa. Egli ha detto comunque che anche una Bielorussia libera e democratic vorrebbe mantenere buoni rapporti con la vicina Russia. Poiche' il presidente Lukashenko aveva parlato dell'opposizione che va all'estero a chiedere sanzioni per la Bielorussia, Milinkevich ha detto "desidero usare questa occasione dire, in particolare alla gente bielorussa, che queste sono bugie. Non chiederemmo mai le sanzioni, dato che sappiamo che colpirebbero maggiormente il popolo". Egli ha quindi invitato l'UE ad inasprire la portata delle sanzioni per i membri del regime (per cinque di essi vi sono limitazioni a viaggiare in Europa e congelamento dei beni), ma allo stesso tempo ha chiesto all'UE di non aumentare a 60 euro il costo del visto di ingresso nella zona Schengen, come previsto il 1° gennaio 2007, dato che per la maggior parte dei Bielorussi questo fatto genererebbe una sorta di nuovo muro di Berlino. ___________ NB:
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