NEW del 15 marzo 2006

 
     

Bielorussia : verso il voto aumenta la repressione
di Gabriella Mira Marq

A quattro giorni dalle elezioni presidenziali bielorusse la situazione resta preoccupante, tanto da meritare l'allarme dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa. Mentre sette milioni di Bielorussi si apprestano a recarsi alle urne, si verificano atti di repressione anche di una certa gravita'.

Il presidente Loukachenko, che ha retto il Paese con pugno di ferro dal 1994 sembra voler usare il suo ruolo per reprimere ogni opposizione politica ed imporre nuove restrizioni alla societa' civile. Violazioni dei diritti civili come detenzione di attivisti, perquisizioni in uffici elettorali, confische di materiale elettorale ed interruzione di comizi sono documentate nel rapporto dell'ufficio per i diritti umani dell'OSCE.

Il 9 marzo il vice di Alexander Milinkevich, Vintsuk Viatchorka, e' stato condannato a due settimane di prigione per aver organizzato una manifestazione elettorale non autorizzata a Minsk. "Non sono colpevole di nulla - ha commentato, sostenendo la sua innocenza durante il processo - il codice elettorale autorizza un candidato alle elezioni ad organizzare incontri con gli elettori".

Vladimir Chantsev, un altro dirigente della campagna elettorale dell'avversario presidenziale, ha ricevuto la stessa condanna per aver organizzato un incontro elettorale non autorizzato a Moguilev. In tutto sono 9 i membri del comitato di Milinkevich - che e' il candidato unico delle forze democratiche - arrestati, e quelli condannati saranno liberi solo dopo le elezioni. Il 2 marzo, anche il leader del Partito soacialdemocratico, Alexander Kazouline, e' stato arrestato a Minsk.

"Le autorita' hanno cambiato la loro tattica - aveva commentato Alexander Milinkevich durante una conferenza stampa - prima si limitavano ad arrestare gli attivisti del tuo gruppo, ora attaccano i leader".

Il Consiglio d'Europa - tramite il presidente dell'Assemblea parlamentare, René van der Linden - ha condannato le manovre del regime di Loukachenko che stanno stabilendo un clima di intimidazione, mentre l'Unione Europea ha espresso preoccupazione per il deterioramento continuo dei diritti umani nel Paese. Il 9 marzo l'UE ha chiesto alle autorita' bielorusse di fare passi adeguai per evitare questa deriva.

Mentre molti giornalisti stranieri sono stati espulsi, al momento sono 13.300 gli osservatori elettorali nazionali e 704 quelli internazionali accreditati presso la Commissione centrale, ma altri se ne aggiungeranno. Il maggior gruppo e' costituito da quelli del CIS (che raggruppa osservatori della Russia e di altri Paesi dell'ex Urss) - 342 - e dell'OSCE (131 a lungo termine, cioe' che studiano il Paese per settimane, oltre a presenziare alle elezioni).

Speciale diritti

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