NOTIZIARIO del 16 marzo 2005

 
     

Bielorussia : OSCE denuncia pressioni su giornalisti
di red

La Bielorussia continua le sue pressioni sui giornalisti, minando la liberta' di stampa. Lo ha sottolineato l'OSCE analizzando la situazione degli ultimi anni nell'ex repubblica sovietica.

Il rappresentante della liberta' dei media, l'ungherese Milos Haraszti, ha detto che i media indipendenti "sono sotto costante pressione giudiziaria, extragiudiziaria ed economica". La legge bielorussa concede al governo ampi poteri di sospendere o chiudere i media se ritiene che essi danneggino o critichino il presidente o altri esponenti del governo.

Le pressioni legali, sotto forma di azioni per diffamazione, hanno importanti effetti sui giornalisti, ha detto il referente dell'OSCE, egli stesso un tempo scrittore perseguitato dal regime del suo Paese. Haraszti ha aggiunto che la Bielorussia "e' il solo Stato partecipante all'OSCE dove le persone sono condannate alla prigione per oltraggio al presidente".

L'OSCE ha redatto un rapporto in seguito alla visita di Haraszti in febbraio in Bielorussia, dove ha incontrato importanti esponenti del governo, parlamentari, giornalisti e rappresentanti di associazioni. Haraszti ha detto che il suo ufficio e' disponibile ad assistere la Bielorussia ad accrescere la liberta' di stampa con sostegno e raccomandazioni per riforme legislative.

La situazione della liberta' di espressione in Bielorussia e' talmente grave che l'Unione Europea ha stabilito sanzioni e limitazioni di liberta' nei propri Paesi membri per gli esponenti del governo e il parlamento europeo ha assegnato il premio Sakharov 2004 all'associazione dei giornalisti della Bielorussia.

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