NEW del 30 ottobre 2005

 
     

India : leggi su violenze alle donne , va cambiata cultura
di Carla Amato

Gli ultimi provvedimenti approvati in India in favore delle donne hanno generato tumulto fra gli uomini indiani.

Dopo l'approvazione della legge che sancisce che le giovani sposate contro il loro consenso potranno ottenere l'annullamento del matrimonio, infatti, e' stata approvata la scorsa settimana la legge sulla violenza domestica (stupro coniugale, abuso sessuale, fisico, psicologico o economico). Secondo gli uomini la legge sulla violenza domestica e' stata realizzata da "moderni sadici", dato che considera una serie di possibili "torture" per la donna.

A giudizio della giornalista Chandrima Bhattacharya, l'India e' la capitale del mondo della legislazione, nel senso che ama approvare leggi che non saranno mai messe in pratica, come quella sul divieto del lavoro minorile, sul quale invece poggia l'economia indiana. Percio' la nuova legge sulla violenza domestica sara' un aiuto per molte donne, ma a suo avviso non sara' mai applicata per molte altre, soprattutto quelle che non leggono.

Secondo il Fondo per la popolazione dell'ONU, in India oltre due terzi delle donne sposate tra i 15 e i 49 anni, sono state picchiate, stuprate o obbligate a rapporti. Si arriva anche all'omicidio, da parte del marito o della famiglia di lui, insoddisfatta della dote. Nel 2005 sono stati oltre 6000 gli uxoricidi.

Questa situazione e' dovuta in parte anche alla piaga dei matrimoni infantili. Secondo il censimento del 2001, circa il 35% delle donne in India si sono sposate tra i 15 ed i 18 anni. Ma le modifiche introdotte dal governo permetteranno di dichiarare nullo il matrimonio delle giovani che sono state sposate senza il loro consenso sotto i 18 anni.

Gli emendamenti permettono alle ragazze di interrompere un matrimonio senza essere trattate come divorziate a fini legali, anche se il marito sara' comunque tenuto al loro mantenimento. Quest'ultimo dovrebbe essere un afficace deterrente alla pratica dei matrimoni infantili. Saranno comunque probabilmente introdotte anche sanzioni per chi partecipa a tali cerimonie.

Ma, come sottolinea la giornalista indiana, occorre modificare anche la mentalita', oltre alla legge, perche' la tradizione e' un fattore culturale molto forte sia per i perpetratori che per le vittime.

Speciale diritti

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