NEW del 03 aprile 2006

 
     

Aiuti al Terzo mondo : polemica fra Bono e Palazzo Chigi
di osservatoriosullalegalita.org

Continua la polemica fra il celebre cantante Bono e il governo Berlusconi. Anche i giornali stranieri avevano notato che nel libretto inviato agli Italiani Silvio Berlusconi aveva sottolineato di essere amico, fra altre star, di Bono. Il leader degli U2 replica pubblicamente affermando di sentirsi "sfruttato".

Avrebbe piacere - spiega - di essere testimonial di un governo che attuasse effettivamente gli impegni nei confronti dei Paesi del terzo mondo afflitti dal debito, impegni sottoscritti anche dall'Italia in occasione del G8 di Gleneagles, in Scozia ("l'Europa ha promesso di aumentare gli aiuti ai Paesi poveri fino allo 0,5% del Pil entro il 2010 e allo 0,7% entro il 2015, cioè meno di 1 centesimo per ogni euro, in dieci anni").

Tuttavia, aggiunge, nei rapporti internazionali l'Italia risulta ultima fra i Paesi occidentali per gli aiuti umanitari ("Tragicamente, negli ultimi anni sotto questo governo, l'Italia è diventata l'ultima della classe tra le 22 nazioni più ricche del mondo, per la spesa pro capite a favore del Terzo Mondo" e il rispetto degli impegni presi in Scozia "significherebbe più che raddoppiare l'attuale entità degli aiuti entro il 2010").

Il governo italiano controreplica oggi in una nota promettendo che "terrà fede come sempre agli impegni presi in ambito internazionale con particolare riguardo agli aiuti allo sviluppo... Le difficoltà che stiamo attraversando - e non siamo i soli - per la congiuntura economica poco favorevole sono sotto gli occhi di tutti e possono provocare qualche ritardo, ma certamente nessun inadempimento".

"In riferimento quindi a quanto scrive oggi il cantante Bono sulle colonne del Corriere della Sera - commenta quindi Palazzo Chigi - è inutile fare processi alle intenzioni: dimostreremo con i fatti la forza del nostro impegno verso i Paesi più poveri" e rintuzza anche le affermazioni di Romano Prodi "che la nostra cooperazione abbia finanziato operazioni militari" affermando che si trattava della "dimensione umanitaria" di "operazioni di pace in cui il nostro Paese è impegnato", prassi comune nel mondo.

A parte la discussa missione in Iraq, in effetti l'Italia sta operando da anni in Afghanistan alla ricostruzione del sistema giudiziario ed opera in Kosovo da un decennio per il mantenimento della pace, oltre che in misura minore in altre pluriennali missioni internazionali sparse nel mondo. Perplessita' desta invece il criterio di scelta degli interlocutori per il condono del debito nel 'terzo mondo', come si evince dai link seguenti.

Berlusconi in aiuto dei Paesi poveri... esotici

Quell'isola e' un paradiso... e Berlusconi vuole aiutarla

Nessun uomo e' un'isola , ma Silvio Berlusconi si'

Speciale etica e politica

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Berlusconi, Prodi e la verita' sull'imposta di successione

Berlusconi le spara grosse e nessuno confuta le sue affermazioni