NEW del 29 marzo 2006

 
     

Stampa straniera e campagna elettorale italiana : da Fede al libro di Silvio
di Rico Guillermo

"Fede potrebbe apparire come un responsabile della campagna di Berlusconi per le elezioni nazionali italiane di aprile, ma in effetti e' un presentatore morbido e setoso di notiziari su una rete nazionale della televisione controllata dalla famiglia del primo ministro". E' il commento del Washington Post in un articolo di ieri intitolato "Anchorman italiano tifa per Berlusconi".

"Da quando Berlusconi ha fatto un passo indietro come presidente del suo impero di media nel 1994 ed e' sceso in politica, Fede si e' dimostrato il suo fan piu' fedele, cantando i suoi elogi sera dopo sera nel notiziario TG4 per 12 tumultuosi anni", commenta il giornle, aggiungendo che il giornalista "non ha mai provato a mascherare i suoi colori politici" e che " il suo unico rammarico e' che non puo' fare di piu' per aiutare il primo ministro, che sta arrancando nei sondaggi di opinione".

Il quotidiano statunitense chiarisce che "secondo le rigide leggi elettorali dell'Italia, i programmi di notizie devono dare uguale tempo ai partiti politici, il che significa che Fede non puo' completamente tagliar fuori l'opposizione", ma aggiunge che "e' un cosi' bravo showman che non ha bisogno delle parole per far trapelare i suoi giudizi. Invece un sopracciglio incurvato, un sogghigno delicato o un lento cenno del capo parlano chiaro" commenta il giornale, che evidenzia anche il significato del cognome Fede.

"Per alcuni critici, Fede e' l'incarnazione vivente del conflitto di interessi fra le imprese di Berlusconi e il suo potere politico che e' senza uguali in Occidente. La dinastia di Berlusconi direttamente o indirettamente controlla fino all'85% della televisione italiana - un fatto che ha portato l'Italia in discesa al quarantaduesimo posto nella tabella della liberta' di stampa 2005 elaborata dagli osservatori di Reporter senza frontiere" rileva il giornale.

"A lungo sono circolate voci secondo le quali il premier avrebbe riservato a Fede un posto in un mausoleo di marmo che avrebbe costruito nella sua proprieta' di Milano - conclude l'articolo - Ma Fede allontana l'idea con un sorriso modesto: 'no, quello e' giusto uno scherzo. Tuttavia, nell'aldila' saremo ancora insieme e continueremo a divertirci un bel po'".

Il Guardian sottolinea invece che "Gli Italiani vengono corteggiati dal loro primo ministro, un fiammeggiante Silvio Berlusconi, che sta spedendo via posta a milioni di famiglie, in queste settimane, un libretto patinato che dettaglia i successi del suo governo. La pubblicazione, di 160 pagine, intitolata 'vera storia italiana', e' piena di fatti adulatori e di fotografie del miliardario sessantanovenne, che dipinge la sua quinquennale attivita' come una storia di successo".

Nell'articolo di Barbara McMahon - intitolato 'Berlusconi invia 11 milioni di libretti gratis per passare il lucido sui troppi difetti' - il giornale britannico racconta che il libretto, "gettando al vento la modestia, ritrae il premier come importante leader mondiale, che si erge accanto ad altri come il presidente degli Stati Uniti George Bush, il presidente russo Vladimir Putin e Tony Blair. Inoltre vi si dice che conta conoscenze famose quale la stella del rock Bono ed il campione di motociclismo Valentino Rossi".

"Il magnate dei media - rileva la testata - non ha risparmiato spese nel produrre il libello, che spera convincera' i molti elettori indecisi prima delle elezioni nazionali del 9 e 10 aprile. Sta inviandolo ad 11 milioni di famiglie. Berlusconi ha preso un'iniziativa simile nel 2001, trasmettendo una sua biografia di 125 pagine agli elettori, dopo di che ha vinto le elezioni ed e' salito al potere".

Speciale libera stampa e i rilievi OSCE, UE, ONU, etc sull'anomalia italiana

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