NOTIZIARIO del 07 gennaio 2005

 
     

USA : futuro ministro della Giustizia interrogato su torture ai prigionieri
di Rico Guillermo

Il candidato ministro alla Giustizia USA Alberto Gonzales, che ha affrontato ieri l'esame del Senato USA, ha risposto anche sulle questioni attinenti alle torture sui prigionieri che hanno generato l'anno scorso scandali in Iraq, Afghanistan e a Guantanamo. I senatori democratici accusano infatti Gonzales di aver giustificato l'uso della tortura.

Alberto Gonzales, 49 anni - che va a sostituire il dimissionario John Ashcroft - prima di questa nomina era il principale consigliere giuridico di George W. Bush, ed i Democratici gli rimproverano segnatamente una nota interna del gennaio 2002 in cui affermava che la lotta al terrorismo rendeva "superate le limitazioni" previste dalla Convenzione di Ginevra concernenti "gli interrogatori di prigionieri nemici".

Per i senatori democratici, questo approccio ha aperto la strada alle sevizie praticate nella prigione di Abu Ghraib in Iraq, cosi' come a Guantanamo e in Afghanistan. Il senatore democratico Patrick Leahy, membro della Commissione giudiziaria del Senato, ha affermato che tale politica ha fatto correre "un pericolo maggiore" alle "forze armate ed ai cittadini americani".

Per il senatore Edward Kennedy, le politiche sostenute da Alberto Gonzales "sono state usate dal governo, dall'esercito e dalla CIA per giustificare la tortura e le violazioni della Convenzione di Ginevra da parte del personale militare e civile".

I Repubblicani, che sono in maggioranza al Senato e sostengono la candidatura di Gonzales - che il Senato e' chiamato a ratificare - sottolineano che il candidato segretario alla Giustizia, figlio di immigrati messicani, e' una perfetta incarnazione del sogno americano.

Il presidente della Commissione giudiziaria del Senato, Arlen Specter, ha chiesto direttamente a Gonzales se approvasse la tortura. "Assolutamante no", e' stata la risposta, mentre a chi contestava la sua eccessiva contiguita' con George W. Bush, Gonzales ha chiarito di sapere bene che egli non rappresentera' la Casa Bianca soltanto, ma gli Stati Uniti e il popolo americano. "Conosco la differenza fra i due ruoli", ha detto.

L'amministrazione Bush ha rifiutato di fornire ai senatori ulteriori documenti sul ruolo di Gonzales nelle decisioni relative ai violenti interrogatori sui detenuti sospettati di terrorismo. Maggiore documentazione su queste incresciose vicende e una completa spiegazione da parte del presidente Bush in merito, erano state richieste due settimane fa anche da Human Right Watch.

L'organizzazione per i diritti umani aveva pero' gia' ottenuto, grazie alla legge americana sull'informazione libera, rapporti dell'FBI nei quali si parla chiaramente dell'abilitazione governativa all'uso di metodi non convenzionali per gli interrogatori dei detenuti, con posizioni stressanti e privazione sensoriale, in violazione alle Convenzioni internazionali.

Speciale diritti umani


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