NOTIZIARIO del 14 luglio 2004

 
     

WMD : Butler , Blair in buona fede su armi in Iraq
di red

L'inchiesta Butler ha attribuito in massima parte all'intelligence britannica MI6 la colpa delle esagerazioni nei rapporti usati a fondamento dell'ingresso nella guerra in Iraq da parte del Regno Unito.

Il dato, gia' previsto, emerge dalla pubblicazione del rapporto di 196 pagine della Commissione parlamentare d'indagine guidata da Lord Robin Butler.

A giudizio della commissione, i servizi segreti britannici non controllarono le loro fonti e spesso usarono rapporti di terza mano. Inoltre il rapporto del 2002 non evidenziava l'allarme sulla possibilita' dell'Iraq di far partire in soli 45 minuti un attacco con armi di distruzione di massa (WMD).

Il rapporto di Lord Butler afferma che il discutibile dossier del governo datato settembre 2002, rispetto ai dati di intelligence disponibili e' andato "ai limiti esterni ma non oltre". I principali punti del rapporto sono:

  • che il dato dei 45 minuti era privo di fondamento
  • non ci sono persone da incolpare per gli errori
  • non ci sono state distorsioni da parte dei politici
  • i dirigenti dei servizi non si espressero chiaramente riguardo ai limiti delle informazioni fornite al governo.

La commissione ha anche rilevato che i funzionari delle agenzie di intelligence ed i consulenti del governo avrebbero dovuto rivalutare le informazioni mentre risultava sempre piu' evidente che gli ispettori dell'ONU non stavano trovando alcuna arma di distruzione di massa nei mesi immediatamente precedenti la guerra.

Butler ha detto il primo ministro "ha agito in buona fede"; "Sarebbe stata una cosa davvero molto insensata che egli inserisse qualcosa nel dossier che sapeva o credeva essere falso, quando le conseguenze della guerra stavano andando a stabilire la verita'" ha aggiunto Butler.

Tony Blair, che ha ammesso qualche giorno fa che le armi di distruzione di massa non saranno mai ritrovate perche' probabilmente inesistenti al momento dell'inizio della guerra, ha detto oggi che si prende la "piena responsabilita'" per ogni errore fatto in buona fede.

Egli ha aggiunto anche: "Non posso onestamente dire di credere che aver rovesciato Saddam sia stato un totale errore. L'Iraq, la regione, il mondo intero sono un posto migliore e piu' sicuro senza Saddam".

Il rapporto Butler ha pero' criticato la decisione di Downing Street di presentare "informalmente" i dati al gabinetto, senza quindi mettere in condizione i ministri di prendere visione diretta del rapporto prima di prendere decisioni.

Inoltre il rapporto aggiunge che la dichiarazione di Tony Blair al parlamento il giorno in cui dossier fu pubblicato, poteva rafforzare l'impressione che ci fossero rapporti di intelligence "piu' precisi e piu' completi".

Gia' anticipazioni della stampa inglese avevano rivelato che il rapporto avrebbe sostanzialmente addossato la responsabilita' delle esagerazioni ai servizi segreti e ad alcuni consulenti del governo.

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