NOTIZIARIO del 24 giugno 2004

 
     

Gaza : Rabbini dei coloni e Arafat criticano Sharon
di red

Il Comitato dei Rabbini della Giudea-Samaria, che rappresenta la leadership religiosa del movimento dei coloni, ha diffuso un duro documento di condanna per la politica di disimpegno dai Palestinesi e di smantellamento di insediamenti ebraici messa in atto dal premier israeliano Ariel Sharon.

I rabbini scrivono che "il disimpegno di Sharon ferisce la nazione ebraica, la divide in pezzi, e pertanto e' necessario abbandonare la fede mistica in una 'pace', peraltro irreale, e concentrarsi invece nella costruzione dello Stato Ebraico e dell'identita' ebraica". I rabbini aggiungono che la Bibbia vieta ad ogni cittadino, soldato o agente di polizia di sgomberare alcun punto di insediamento ebraico, mentre compito dell'esercito israeliano sarebbe debellare il terrorismo arabo.

Alcuni media e quotidiani hanno intepretato il documento come un invito ai soldati israeliani a rifiutarsi di eseguire gli ordini realtivi allo sgombero delle colonie, ma il Comitato dei rabbini ha precisato che la questione non e' stata ancora affrontata.

Il primo ministro israeliano Ariel Sharon sta progettando di evacuare tutti gli insediamenti nella striscia di Gazaza e da quattro stabilimenti nella West Bank per la fine dell'anno prossimo, mentre non e' avanzato il programma di pace deciso a livello internazionale e denominato Road Map, che dovrebbe portare ad uno Stato palestinese l'anno prossimo.

Ma se i rabbini israeliani si ribellano all'idea da un lato, dall'altro il leader palestinese Yasser Arafat ha affermato che l'evacuazione della striscia di Gaza deve essere totale e condurre alla creazione di uno Stato palestinese.

Parlando dopo una riunione con il responsabile dell'intelligence egiziana Omar Sulaiman mercoledi', Arafat ha detto che sta facendo degli "sforzi destinati a far avanzare il processo di pace e per verificare l'applicazione della Road Map".

"Il ritiro da Gaza di cui gli Israeliani stanno parlando - ha detto Arafat - deve essere accompagnato da un ritiro dalla West Bank ed essere completamente compreso nei termini della Road Map per permettere la creazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme come capitale."

La riunione di Sulaiman con Arafat ha costituito un cambiamento dell'ultimo minuto, dato che il programma originariamente prevedeva direttamente il viaggio del diplomatico egiziano in Israele, che invece ha costituito la seconda tappa.

L'Egitto ha dato a Arafat due mesi per realizzare concrete riforme, mentre Il Cairo si e' impegnato a mantenere l'ordine con l'invio di 200 agenti a Gaza, che era sotto la gestione egiziana prima che Israele ottenesse il territorio con la guerra del 1967. I gruppi di resistenza e i politici palestinesi hanno respinto l'offerta.

Ariel Sharon dal canto suo ha detto ieri che, mentre l'Egitto ha sempre avuto un ruolo importante, non potrebbe fungere da mediatore Israeliano-Palestinese: "attribuiamo grande importanza all'attivita' egiziana a Gaza e lungo il confine, ma non intendo permettere che l'Egitto si trasformi in in un mediatore fra gli Israeliani e Palestinesi".

Nel frattempo resta alta la tensione a Gaza dopo la uccisione di due militanti dell'Intifada lungo i reticolati della colonia di Dughit, nel Nord della Striscia. I due indossavano divise dell'esercito israeliano ed erano in possesso di armi e di una cospicua quantità di munizioni.

Centociquantamila abitanti della citta' cisgiordana di Nablus si trovano intanto da questa mattina sotto coprifuoco imposto dall'esercito israeliano impegnato in estese ricerche di ordigni e di militanti dell'Intifada in procinto di compiere attentati. L'operazione interessa in modo particolare il centro storico della citta' e il campo profughi Balata.

Secondo la radio militare questa mattina sarebbero stati scoperti un ordigno pronto per l'uso e un corpetto esplosivo con una carica di venti chili, entrambi disinnescati da artificieri. Due giorni fa militanti di Tanzim originari di Nablus hanno cercato di compiere una strage a Gerusalemme, riferisce la stampa odierna. Il loro ordigno è stato trovato e neutralizzato quando ormai aveva raggiunto la periferia della citta'.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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