NOTIZIARIO del 08 luglio 2004

 
     

Iraq : attacco di mortaio a Samarra , cinque morti
di red

Quattro soldati americani ed un agente della guardia nazionale irachena sono stati uccisi in un attacco a colpi di mortaio a Samarra, nel centro dell'Iraq a 120 chilometri da Baghdad.

Venti soldati e tre Iracheni sono rimasti feriti mentre un soldato americano e' disperso. Lo ha affermato un portavoce dell'esercito USA a Tirkit.

Il lancio ha preso di mira il quartier generale della guardia nazionale, che e' speso usato dai soldati della prima divisione di fanteria che, incieme alla ronda di sicurezza irachena supervisionano l'area. I radar della divisione hanno localizzato il punto dal quale i mortai hanno effettuato il lancio.

Questo attacco porta il numero di soldati americani morti in Iraq dall'inizio della guerra a 878, 655 dei quali uccisi dal fuoco nemico.

Sempre oggi un Iracheno e' rimasto ucciso nello scoppio di un'autobomba nel distretto sud di Baghdad, a detta della polizia locale.

Questi attacchi arrivano all'indomani del'annuncio da parte delle autorita' irachene del varo delle leggi straordinarie di sicurezza comprendenti il coprifuoco, la legge marziale ed altre misure restrittive affidate alla discrezionalita' del primo ministro Allawi e del nuovo governo ad interim.

Lo stato di emergenza - che non puo' durare piu' di 60 giorni - deve essere riconosciuto all'unanimita' dalla presidenza del Consiglio, che include un presidente e due vicepresidenti e deve essere approvato dal Consiglio dei ministri che comprende il premier, i suoi vice ed i ministri.

Il ministro della giustizia, Malik Dohan Al Hassan, ha affermato che gli insorti "stanno cercando di deragliare il processo democratico". Al Hassan ha ammesso che queste leggi porteranno alcune restrizioni alle liberta' dei cittadini, ma "garantiscono i diritti della gente". Il ministro dei Diritti Umani Bakhtiar Amin ha concordato con questa interpretazione.

In un video trasmesso dalla TV in linua araba Al Arabiya, un gruppo di militanti islamici ha minacciato i soldati arabi inviati in Iraq "con il pretesto della sicurezza nel Paese" dicendo che "fara' la stessa fine delle forze americane che lo hanno invaso". Il riferimento e' chiaramente a Giordania e Yemen, che hanno dato la loro disponibilita' all'invio di truppe in Iraq.

In un altro video, diffuso questa volta da Al Jazira, un autista filippino ostaggi di un gruppo di militanti armati e' stato usato per lanciare un ultimatum alle Filippine riguardo alle loro truppe nel Paese. Non si hanno notizie riguardo ai dati del Filippino, tuttavia il governo di quel Paese ha reagito mettendo in guardia i suoi cittadini dal recarsi in Iraq o viaggiare per il Paese.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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