NOTIZIARIO del 24 agosto 2004

 
     

Israele modifica muro come da sentenza Corte Suprema
di Mauro Giannini

Tel Aviv ha reso pubblico ieri il rapporto di un anno di costruzione di 90 chilometri di muro di separazione in Cisgiordania, traendo le conseguenze di una decisione della Corte Suprema israeliana che ha ritenuto una parte dell'opera eccessivamente dannosa per i Palestinesi.

Davanti ai deputati un responsabile del ministero della difesa ha dichiarato che Israele modifichera' in 12 punti l'itinerario del troncone sito fra la colonia ebraica di Elkana e Gerusalemme. "L'esercito israeliano edifichera' lungo un nuovo tracciato conformemente alla decisione della Corte Suprema", ha dichiarato, a detta dei partecipanti alla riunione.

Egli ha anche sottolineato che il tracciato nelle due zone interessate sara' piu' vicino alla 'linea verde', la frontiera antecedente al 1967 fra Israele e la Cisgiordania e dovrebbe evitare la confisca di piu' di 1600 ettari di territori palestinesi.

La Corte Suprema israeliana aveva fatto rilevare in una sentenza del 30 giugno che le esigenze di sicurezza del Paese potevano essere rispettate modificando il tracciato del muro evitando danni economici e disagi agli abitanti interessati (45000 persone) ed aveva indicato le alternative.

La Corte di Giustizia internazionale de L'Aja il 9 luglio aveva chiesto di sospendere l'erezione della barriera - considerata illegale - e di risarcire i Palestinesi che ne erano stati danneggiati. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva adottato il 20 luglio una risoluzione che esigeva da Israele il rispetto del dispositivo della CPI, ma il governo israeliano aveva affermato che non avrebbe tenuto conto della decisione della Corte internazionale, non riconoscendone la validita'.

Tuttavia il Procuratore Generale israeliano ha ricordato una settimana fa al governo Sharon la necessita' di adeguarsi il rispetto della sentenza dell'alta Corte d'Israele e messo in guardia sul rischio di sanzioni ONU in caso di mancato rispetto di quella de L'Aja. Inoltre aveva dato al governo 30 giorni di tempo per presentare un progetto alternativo.

Ad oggi solo un quarto dei 680 chilometri previsti sono stati costruiti, e le modifiche porteranno un ritardo sulle previsioni. Il tratto modificato sara' pronto non prima del 2005.

Per contro, Israele ha annunciato ieri la costruzione di piu' di 500 nuove abitazioni nelle colonie in Cisgiordania, avendo avuto l'approvazione degli Stati Uniti sulla questione. Washington e' infatti contraria alla creazione di nuove colonie, ma non all'ampliamento di quelle esistenti.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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