Soldi
dei contribuenti per vessare i ragazzi disabili !
di
Osservatorio
Il Ministero dell'Istruzione usa i soldi dei cittadini contribuenti
per impedire ai ragazzi disabili gravi di ottenere l'insegnante
di sostegno per un tempo adeguato e quindi ne viola il diritto
all'istruzione.
Infatti le famiglie che portano "la Gelmini" in tribunale
citano in realta' il Ministero e l'amministrazione locale
della scuola, quindi il processo e la successiva condanna
dell'Amministrazione comportano un esborso di soldi dei contribuenti.
Cio' sia nel caso che vengano riconosciuti i danni e il pagamento
delle spese, sia nel caso in cui vi sia compensazione delle
spese (ovvero la famiglia del disabile, pur avendo ragione,
debba pagare il proprio avvocato). E' pagato infatti dall'erario
anche l'Avvocato dello Stato che difende il ministero.
Quindi
ne' il ministro ne' i dirigenti provinciali o scolastici rischiano
di tasca propria ma continuano a resistere inutilmente in
Tribunale. Inutilmente, perche' si tratta di una sentenza
gia' scritta, visto che la Corte Costituzionale ha stabilito
che per garantire il diritto allo studio agli allievi disabili
gravi non puo' essere stabilito un limite al numero degli
insegnanti di sostegno e che gli allievi debono avere il sostegno
proporzionato al proprio handicap. Di conseguenza i tribunali
non possono che pronunciarsi in favore delle famiglie e contro
il Ministero. Per questa ragione si tratta di un vero spreco
di denaro, gia' conosciuto a priori. Ma c'e' di piu': poiche'
le famiglie piu' povere non possono permettersi di pagare
un avvocato, soltanto alcuni disabili gravi ottengono giustizia
mediante il tribunale. Gli altri restano senza adeguato sostegno.
Ecco
quindi che l'azione del ministero di non riconoscere immediatamente
il proprio torto provvedendo a fornire il docente di sostegno
per le ore indicate dalla competente Commissione della ASL,
ma preferire la via dei tribunali (grazie al fatto che le
spese sono pagate con i nostri soldi e non con quelli del
ministro o degli altri funzionari), diventa una forma di vessazione
nei confronti delle famiglie dei disabili gravi.
Tuttavia,
secondo
la normativa che la Corte dei Conti deve seguire e far rispettare,
-
le diverse amministrazioni pubbliche devono evitare processi
inutili (economia processuale)
- i funzionari hanno la responsabilita' amministrativa per
il danno erariale (cioe' possono essere chiamati a pagare
di tasca propria per lo spreco di risorse pubbliche) e per
il danno d'immagine nei confronti dell'Amministrazione.
Invitiamo
quindi tutti i cittadini a sottoscrivere questa lettera
indirizzata al Presidente ed al Procuratore Generale della
Corte dei Conti chiedendo di agire, ciascuno per le sue competenze,
per fermare questa indecenza. La lettera sara' inviata anche
al Ministero dell'Istruzione come diffida dal continuare nell'azione
che denunciamo.
Invitiamo poi in particolare le famiglie dei disabili che
non possono ricorrere in Tribunale (ma anche tutti gli altri
cittadini), per denunciare i casi specifici dei quali siano
a conoscenza, ad inviare lettere alla Procura presso le Corti
dei Conti regionali specificando le circostanze conosciute
come indicato qui.
Debbono
essere i responsabili a pagare di persona, in modo che cessino
finalmente i soprusi ai danni dei disabili e delle loro famiglie!
 
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