24 gennaio 2007

 
     

Tribunale Civitavecchia : gravi carenze , solidarieta' ai magistrati
di Mauro W. Giannini

Fra le critiche generali alla lentezza dei processi alcune situazioni limite ricordano che ci sono tribunali il cui funzionamento e' compromesso dalla mancanza di fondi per pagare gli stenotipisti, altri in cui manca la carta o i soffitti cadono a pezzi, altri ancora in cui mancano i dirigenti e parte del personale togato.

Quest'ultimo e' il caso del Tribunale di Civitavecchia, i cui magistrati "vivono una situazione esemplare delle attuali disfunzioni della giurisdizione, messa nelle condizioni di non poter assolvere il compito di servizio ai cittadini che la Costituzione le assegna", come sottolinea il Movimento per la giustizia, associazione di toghe e cittadini componente dell'ANM.

A Civitavecchia, denunciano, "manca, da due anni, il presidente del tribunale, manca l'unico presidente di sezione in organico, mancano due magistrati su 18, manca il dirigente amministrativo, il personale amministrativo presenta rilevanti scoperture rispetto ad un organico già manifestamente inadeguato (le stesse 57 unità in organico prima dell'aumento della competenza territoriale sulla zona di Fiumicino, significativo esempio delle 'riforme a costo zero' che ignorano considerazioni di elementare aritmetica)".

Il Movimento per la giustizia sottolinea che "il Consiglio giudiziario di Roma non ha potuto valutare, come per legge gli compete, l'organizzazione del Tribunale, per la conclamata inaffidabilità dei dati statistici civili e l'assenza di quelli penali - conseguenza dell'assoluta impossibilità di far altro che gli adempimenti connessi alle impellenze delle udienze - ed ha rappresentato l'inefficienza della funzione giurisdizionale".

I Magistrati del Tribunale di Civitavecchia si sono rivolti collegialmente al CSM ed al Ministero, perché non riescono più ad adempiere con dignità neppure il minimo indispensabile del servizio. "Siamo con loro e ci associamo alle loro richieste", dichiara il Movimento per la Giustizia, che esprime la propria "intensa solidarieta'" e aggiunge: "I Magistrati hanno a cuore il servizio giustizia, vogliono poterlo esercitare, e con dignità. Abbia chiaro il Ministro che tutti i progetti annunciati sono destinati a rimanere vuote parole, senza risorse".

Ma Civitavecchia non e' un caso raro, e' solo - con le parole di Carlo Citterio, segretario generale del Movimento per la Giustizia "un esempio 'luminoso' di come senza risorse e senza interventi costanti per assicurare il buon autogoverno e la buona amministrazione l'efficienza della giustizia rimanga solo tema di vuoti, ed a volte irritanti, esercizi verbali". Gia' dal 2005, infatti, gli stessi avvocati penalisti hanno sollevato il problema delle scarse risorse per la giustizia e lo scorso anno hanno dato battaglia sui fondi per la stenotipia, mentre ogni anno l'ANM pubblica il 'libro bianco della giustizia', che denuncia le mille disfunzioni e carenze che rallentano la giustizia in Italia, spesso togliendole dignita'.

Speciale giustizia

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